Morto Michele Jamiolkowski, l’ingegnere che salvò la Torre di Pisa

Addio a Michele Jamiolkowski, tra i più grandi scienziati mondiali nel suo campo: lavorò sulla Torre di Pisa e al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina
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È morto all’età di 90 anni Michele Jamiolkowski, Professore emerito del Politecnico di Torino, dove aveva insegnato Ingegneria Geotecnica dal 1969 al 2006, e tra gli autori dello storico salvataggio della Torre di Pisa. La notizia della sua morte è stata confermata nella giornata di ieri, giovedì 15 giugno, dal Politecnico di Torino e dall’Opera della Primaziale Pisana. Jamiolkowski era nato nel 1932 a Stryj (all’epoca in Polonia, oggi in Ucraina).

Jamiolkowski visse l’infanzia a Leopoli e durante la Seconda Guerra Mondiale, fu mandato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove rimase fino alla liberazione. In seguito si ricongiunse a Cracovia dalla madre e poi si laureò in ingegneria e geologia all’Università di Varsavia. Nel 1959 si trasferì in Italia, dove si stabilì e prese la cittadinanza.

Membro dell’Accademia delle Scienze di Torino, ha rivestito anche il ruolo di Presidente della International Society of Soil Mechanics and Geotechnical Engineering e molti altri prestigiosi incarichi. Tra i più grandi scienziati mondiali nel suo campo, nel 1985 era stato consulente geotecnico per la progettazione del Ponte sullo Stretto di Messina e nel 2003 membro della Commissione per la salvaguardia di Venezia, da cui poi avrà origine il Mose. È stato anche membro del consorzio per la ristrutturazione del campanile di San Marco di Venezia, a partire dal 2004.

Dal 1990 al 2001 fu a capo del Comitato Internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa. “È stata una esperienza magnifica, un grande lavoro di squadra. Le abbiamo allungato la vita di 3-400 anni”, aveva detto nel 2019 in occasione di un convegno organizzato dall’Opera della Primaziale. In dodici anni, grazie al lavoro del Comitato, l’inclinazione del Campanile fu ridotta di circa 1900 arcosecondi, corrispondenti a una diminuzione dello strapiombo della settima cornice rispetto al piano di fondazione di ben 460 millimetri, riportandolo alle condizioni di preesistenza databili ai primi dell’Ottocento e restituendogli altri secoli di vita in sicurezza.

Jamiolkowski ha compiuto studi post laurea presso il Politecnico di Torino ed è stato, inoltre, docente all’Università di Kiev (allora in Unione Sovietica), all’Università di Laval (Québec, Canada), e al Mit di Cambridge (USA). È stato anche Presidente fondatore e consulente tecnico della società di ingegneria Studio Geotecnico Italiano di Milano, da lui fondata nel 1964. Jamiolkowski è stato consulente anche per diversi importanti progetti in tutto il mondo, tra i quali il rigassificatore di Brindisi. Si è anche occupato della questione della copertura del reattore esploso a Černobyl. Nel 2001 aveva ricevuto il Premio Terzaghi.

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