In attesa della formalizzazione della nomina e delle clausole operative, la Romagna attende il commissario per la ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo indicato ieri dal consiglio dei ministri, per far entrare nel vivo la fase del post alluvione. Il commissario ha già preso contatti con il territorio, a cominciare dal presidente della Regione Stefano Bonaccini che sarà subcomissario, e sta lavorando alla realizzazione della struttura. Con Figliuolo lavoreranno circa ottanta persone che arriveranno dalla Difesa, dalla protezione civile e dalle amministrazioni locali. La struttura avrà un quartier generale a Bologna, anche per lavorare in stretto raccordo con gli uffici della regione.
Il generale Figliuolo manterrà comunque il comando operativo del vertice interforze dello stato maggiore della Difesa. Per il suo insediamento vero e proprio, ci vorrà però ancora almeno una settimana: intanto perché si aspetta la formalizzazione della nomina che arriverà a brevissimo con un decreto del presidente del consiglio dei ministri. Poi, perché ci sarà probabilmente, a quanto si apprende, un secondo provvedimento governativo che dovrà definire il coordinamento e le modalità d’intervento. Ci sono, infatti, ancora alcuni nodi che devono essere sciolti: primo fra tutti il ruolo di Bonaccini che attualmente rimane commissario all’emergenza, come ha ricordato anche il ministro della protezione civile Nello Musumeci.
Il governo potrebbe unificare il tema dell’emergenza con quello della ricostruzione sotto la giurisdizione di Figliuolo. In ogni caso la vicenda dovrà essere definita nel dettaglio per chiarire bene ruoli e competenze. E rimane anche il nodo delle risorse: la vicepresidente della Regione con delega alla protezione civile Irene Priolo è tornata a dettagliare il fabbisogno necessario per i primi lavori, già comunicato alla protezione civile: il totale delle risorse necessarie evidenziate dalla ricognizione è di 1,93 miliardi: 10,6 milioni per l’assistenza alla popolazione, 422 milioni per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, 1,13 miliardi per il ripristino dei collegamenti viari e 368 milioni per altre tipologie di intervento. Tra questi interventi, quelli già realizzati sono relativi a un importo di oltre 16 milioni, mentre quelli in corso riguardano risorse per 507 milioni.
La nomina del commissario
In Emilia-Romagna, all’indomani della nomina da parte del governo rimangono un po’ di malumori, non tanto per la persona scelta (in tanti, a cominciare dalla Regione, hanno apprezzato Figliuolo durante l’organizzazione della campagna vaccinale) quanto per il metodo che ha centralizzato i poteri della ricostruzione e, soprattutto, la sua possibilità di spesa, mentre Comuni e parti sociali avrebbero preferito gestire tutta la questione direttamente con la Regione come è avvenuto nella ricostruzione post-sisma.
“Il commissario Figliuolo si giudicherà sul lavoro che farà – ha detto la segretaria del Pd ed ex vice di Bonaccini Elly Schlein – ma è una scelta sbagliata non aver voluto tener conto della filiera istituzionale che ha sempre lavorato bene anche dopo il terremoto. Detto questo tutte le nostre amministrazioni hanno dato disponibilità a lavorare, ma segnalo che abbiamo aspettato 50 giorni e sui ristori il governo non ha mosso un dito”.