L’umanità sta per vivere il suo momento più luminoso del 2023. Alle 13:15 ora italiana di sabato 8 luglio, circa il 99% della popolazione terrestre vedrà la luce del Sole, salvo copertura nuvolosa. Ciò equivale a circa 7,9 miliardi di persone in Nord America, Sud America, Europa, Asia e Africa. Nel frattempo, per il resto delle persone sarà notte, cioè in Australia, Nuova Zelanda e isole dell’Oceano Pacifico, come Hawaii e Fiji.
Questa affermazione, virale ogni anno in questo periodo, nasconde però un inghippo. Per alcune aree, come la costa occidentale degli Stati Uniti, la luce del Sole arriverà sotto forma di crepuscolo. Durante il crepuscolo, è buio al livello del suolo, ma si possono ancora vedere tracce di luce solare in cielo.
Va sempre ricordato che è importante non guardare direttamente il Sole poiché può causare gravi danni agli occhi, talvolta permanenti. L’unico modo per osservarlo in sicurezza è con l’uso di un filtro solare o di un paio di occhiali da eclissi.
Solo un giorno l’anno?
Sui social è virale l’affermazione secondo cui sabato si verificherà il momento in cui quasi ogni essere umano vedrà in contemporanea la luce del giorno. Tuttavia, questa non sarà l’unica volta che accadrà nel 2023. Secondo TimeandDate ed EarthSky, c’è una finestra di 60 giorni in cui circa il 99% della popolazione mondiale è esposta alla luce del giorno allo stesso tempo. Il periodo inizia il 18 maggio e dura fino al 17 luglio, con il momento esatto di luminosità che varia di pochi minuti ogni giorno.
La statistica della luce solare ha una controparte più oscura che avviene nelle ultime settimane dell’anno. Simile al fenomeno del sole estivo, c’è un periodo di alcune settimane attorno al solstizio di dicembre in cui circa la stessa quantità di persone in tutto il mondo vive l’oscurità, con il numero che fluttua leggermente ogni giorno fino alla fine di dicembre e all’inizio di gennaio. Il 6 dicembre, circa l’86% della popolazione mondiale sperimenterà l’oscurità, mentre il Sole sarà sotto l’orizzonte in tutta l’Africa, l’Europa e l’Asia.