Acqua alta a Venezia: la tecnologia satellitare entra nel sistema di telecomunicazioni del Mose

Si tratta di un passaggio che permette di perfezionare il sistema di connettività del Mose
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La tecnologia satellitare entra nel sistema di telecomunicazioni del Mose, il sistema di dighe mobili finalizzato alla difesa della città di Venezia e della sua laguna dal fenomeno dell’acqua alta. Il commissario straordinario Elisabetta Spitz ha infatti firmato un accordo con Telespazio, società partecipata da Leonardo e da Thales, che consente di attivare le comunicazioni tra le bocche di porto durante l’operatività del sistema, a partire da settembre e per i prossimi 24 mesi.

Si tratta di un passaggio che permette di perfezionare il sistema di connettività del Mose, garantita fino ad oggi dal ponte radio, installato dall’Esercito e consegnato al Consorzio Venezia Nuova nel marzo scorso. Il sistema di telecomunicazioni consente i collegamenti e la sincronizzazione dei sistemi di automazione delle barriere e sarà così ‘ridondato’: la tecnologia satellitare sarà affiancata dal ponte radio, che per 50 volte ha contribuito alla riuscita delle operazioni di sollevamento del Mose a protezione di Venezia e della sua laguna. In particolare, il sistema di Telespazio sarà composto da tre terminali, installati presso le bocche di Porto di Lido, Malamocco e Chioggia, che trasmetteranno su satelliti geostazionari. Al fine di verificare in ogni momento il corretto funzionamento del sistema, un’ulteriore rete di monitoraggio e supervisione sarà realizzata con tecnologie di comunicazione basate su satelliti in orbita bassa.

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