Si spacciava per volontario della Protezione Civile incaricato di raccogliere aiuti umanitari da destinare alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia–Romagna, ma era una truffa: è quanto hanno scoperto i carabinieri di Monzuno (Bologna) che hanno indagato un 40enne residente sull’Appennino per truffa continuata e usurpazione di titoli. L’uomo è stato anche sottoposto a perquisizione domiciliare che ha portato al sequestro di pettorine con strisce catarifrangenti e altri indumenti riconducibili a enti e associazioni di solidarietà.
L’indagine dei Carabinieri è partita da segnalazioni secondo cui, in alcuni comuni dell’Appennino bolognese, un soggetto si stava spacciando per volontario della Protezione Civile e raccoglieva beni e denaro sostenendo che il tutto sarebbe stato destinato in beneficenza alle popolazioni romagnole.
Il 30 maggio scorso i militari, venuti a conoscenza che una tassista avrebbe dovuto incontrarlo per consegnargli beni di prima necessità da destinare agli alluvionati di Ravenna, si sono presentati all’appuntamento riuscendo ad identificarlo. L’uomo non è stato in grado di giustificare in alcun modo le sue azioni. La tassista ha poi sporto denuncia per truffa.