Alluvione, Figliuolo a Ravenna: “non c’è cesura fra emergenza e ricostruzione”

Il Commissario per la ricostruzione Figliuolo è a Ravenna per un vertice sui danni dopo l’alluvione: “adesso la priorità è la sicurezza del territorio”
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Riunione operativa a Ravenna presieduta dal generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario alla ricostruzione post alluvione, per fare il punto della situazione sulle aree del Ravennate colpite. Al tavolo anche il Presidente della Provincia, Michele de Pascale, i sindaci dei 18 Comuni della provincia di Ravenna e altri rappresentanti delle istituzioni, per un approfondimento sui danni subiti dalle realtà locali. Figliuolo è arrivato intorno alle 16 ed è iniziato quasi subito l’incontro. Al termine, secondo il programma, una delegazione della struttura commissariale e una della Provincia di Ravenna effettueranno un sorvolo in elicottero sulle zone colpite dall’alluvione. A seguire, le due delegazioni faranno tappa nel comune di Conselice, uno dei più colpiti dall’alluvione, per incontrare le istituzioni locali e le realtà produttive del territorio.

Le indicazioni dei sindaci vanno tutte in questa direzione: preparare e fare presto per mettere in prima sicurezza il territorio. Poi, in un discorso prospettico, anche con nuovi paradigmi più rispondenti ai cambiamenti climatici, la messa in sicurezza dei fiumi, della viabilità e poi la ricostruzione“. È la road map tracciata da Figliuolo. “La prima linea guida – ha detto – è agire sui lavori di somma urgenza, dare respiro ai Comuni, specie quelli più piccoli, che hanno avviato grandi risorse per i lavori necessari di messa in sicurezza. Parallelamente avvieremo la fase di progettazione dei piani speciali, che riguarderanno la viabilità, il dissesto idrogeologico, la ricostruzione pubblica, poi quella privata“.

Non c’è cesura fra emergenza e ricostruzione, adesso siamo in una fase di transizione, stiamo facendo il passaggio di consegne con la Protezione Civile, sarà una cosa veloce ed ordinata che ci permetterà di iniziare l’attività come struttura commissariale“, ha detto Figliuolo. “Io sarò molto aderente al territorio, avremo una struttura di 60 persone, ma oggi abbiamo strumenti elettronici e telematici che ci danno la possibilità di essere in costante contatto. Lo faremo già venerdì con una riunione dei tecnici, dove definiremo bene il tema della somma urgenza e cominceremo a tirare giù il perimetro dei ruoli e della responsabilità dei subcommissari. Il grosso è Emilia Romagna, ma ci sono anche Toscana e Marche“.

Al termine dell’incontro, il Commissario Figliuolo, con il vicepresidente Priolo e con il sindaco De Pascale si è recato in visita all’azienda Unigrà di Conselice dove gli impianti erano stati allagati per giorni. Si tratta di un’impresa di lavorazione e trasformazione di prodotti alimentari con connesso impianto per rifiuti non pericolosi prodotti in proprio e sito per la produzione di energia. Negli ultimi giorni di maggio Arpae aveva effettuato campionamenti presso la ditta Unigrà che avevano rilevato concentrazioni entro i limiti previsti e l’azienda ha potuto procedere con la pulizia e il ripristino delle apparecchiature aziendali.

De Pascale: “a pieno ritmo lavori per ponte Ravenna”

Procedono a pieno ritmo i lavori per la ricostruzione del ponte sullo scolo consorziale Cupa, noto anche come ‘Canale Magni’, lungo la strada provinciale 4 a Prada, crollato a seguito dell’alluvione dello scorso maggio“. A comunicarlo il Presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale. “Si stanno mettendo in campo – assicura – tutte le azioni possibili per ultimare l’opera il prima possibile, lavorando anche in notturna a causa dell’emergenza caldo che, in queste ore, sta interessando il territorio ravennate”. “L’obiettivo dell’amministrazione provinciale – chiarisce – è quello di garantire la massima rapidità dell’intervento non solo per ripristinare la fruizione di una strada che ha un ruolo strategico nell’ambito della mobilità interprovinciale tra Ravenna e Forlì, ma anche per dare una risposta concreta a un’area del territorio pesantemente colpita dall’alluvione, attraverso una nuova opera infrastrutturale viaria al servizio della comunità”.

De Pascale: “rassicurati da Figliuolo, incontro positivo”

È stato un incontro positivo e concreto, durante il quale ci siamo sentiti molto rassicurati dalle parole del Commissario Francesco Paolo Figliuolo su tre temi per noi fondamentali: abbiamo riportato al generale quanto emerso durante le assemblee che stiamo facendo in questi giorni con le centinaia di cittadini e cittadine colpiti dall’alluvione. A cominciare dalla richiesta di procedure celeri e trasparenti per gli indennizzi, che per noi sono la priorità assoluta: abbiamo bisogno di ricevere subito le risorse da poter distribuire alle famiglie, alle imprese e al mondo agricolo”. Lo ha dichiarato il sindaco di Ravenna e Presidente della Provincia, Michele de Pascale, a margine dell’incontro con il Commissario alla ricostruzione post-alluvione Figliuolo.

Dobbiamo costruire procedure veloci, per le quali ci è stata data anche la disponibilità degli Ordini professionali a collaborare per definire moduli e perizie agevoli, tutto all’insegna della trasparenza naturalmente, perché serve la certezza che le risorse vadano a chi veramente ha avuto danni – ha proseguito il sindaco -. Il secondo aspetto, che ci vede condividere appieno il metodo del Commissario, basato sul lavoro di squadra e la valorizzazione degli enti locali, in particolare dei Comuni, soprattutto i più piccoli, maggiormente in difficoltà, è stata quella di dare massima continuità e celerità alle opere che stiamo facendo in somma urgenza di messa in sicurezza del territorio, siano queste le strade di collina, gli argini o le fogne delle città, così da poter procedere celermente con le attività di ripristino. Nessuna opera si deve fermare per carenza di risorse, le prime sono state stanziate e il nostro schema di lavoro ci vedrà definire insieme le coperture finanziare man mano che le cose andranno avanti. Infine, il terzo punto, per noi molto importante, è l’obiettivo di creare al più presto un team di lavoro con le migliori capacità e competenze del Paese, in relazione con le zone colpite, per realizzare un piano complessivo in grado di aumentare la sicurezza del territorio, per poterlo ricostruire meglio e in modo molto più sicuro di come era prima”.

In questo primo incontro, secondo quanto riferito da una nota dell’amministrazione, c’è stata “condivisione del metodo” per la ricostruzione. All’incontro hanno partecipato il prefetto Castrese De Rosa, il vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, De Pascale, gli altri sindaci, i vertici della Camera di commercio, dei Consorzi di bonifica e una rappresentanza degli ordini professionali. Tra i temi posti all’attenzione del Commissario: l’auspicio che ci sia una struttura commissariale in Romagna e che comunque la ricostruzione venga gestita in strettissima relazione con i territori; le numerose situazioni di emergenza abitativa, da risolvere prima dell’autunno; lo smaltimento dei rifiuti, in particolare attualmente quelli legati ai fanghi; la necessità di far ripartire celermente le attività delle imprese artigianali e industriali e del comparto agricolo; l’attenzione a chi, pur non essendo stato coinvolto direttamente dall’alluvione, ne subisce ora in parte le conseguenze trovandosi toccato dalle aree di cantiere; i problemi alla rete viaria e infrastrutturale; la necessità di personale tecnico e amministrativo per affrontare l’enorme mole di lavori da realizzare; la riapertura in sicurezza di tutte le scuole in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico; l’esigenza di evitare l’isolamento dei piccoli centri e di intraprendere azioni significative contro il dissesto idrogeologico; ripristinare la rete dei canali consortili.

Nel territorio ravennate si sono verificati molti danni, 466 milioni di euro per 1.734 interventi quelli più urgenti e prioritari, nell’ambito dell’elenco provvisorio delle circa 6mila opere per la messa in sicurezza del territorio che riguarda tutta l’Emilia Romagna, per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro. Di questi circa 220 milioni riguardano cantieri già in corso. Al Commissario Figliuolo è già stato consegnato il dossier con le opere suddivise tra cantieri già chiusi, da rendicontare entro il 2023, entro maggio 2024 e oltre quest’ultima scadenza, con l’obiettivo di stabilire le priorità di esecuzione dei lavori in particolare su fiumi e viabilità. “Anche da questo territorio – ha affermato il vicepresidente Priolo – arriva tutta la collaborazione possibile verso il Commissario Figliuolo, che ringraziamo per questi primi contatti con le comunità locali, iniziati anche prima della formalizzazione del suo incarico. Adesso stiamo attendendo il decreto ultimo che renderà operativo quello del 6 luglio che disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione. La velocità dei tempi diventa fondamentale per gestire anche la tensione sociale sui territori”. “Ma già nella giornata di venerdì prossimo – prosegue Priolo – incontrerò personalmente parte della struttura commissariale per una prima riunione operativa perché è necessario analizzare gli interventi pubblici a cui dare velocemente copertura finanziaria. Vanno individuati velocemente i soggetti attuatori e occorre iniziare a pensare una nuova progettazione che metta al centro il territorio con le sue nuove esigenze di sicurezza, legate al cambiamento climatico. Insieme dobbiamo individuare le linee d’azione per viabilità, corsi d’acqua, assistenza alle imprese, agricoltura, il 100% degli indennizzi – ha concluso Priolo – per provare a correre passando dall’emergenza alla ricostruzione”.

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