L’astrofilo spezzino Luca Bertagna (membro dell’associazione Astrofili Spezzini) “è stato uno dei primi ricercatori al mondo a confermare e a definire l’orbita di un asteroide finora sconosciuto che la notte del 13 luglio ha sfiorato il nostro pianeta“: è quanto spiega in una nota l’associazione. In termini astronomici “è stato un passaggio ravvicinatissimo: circa 100mila km, più o meno un quarto della distanza tra la Terra e la Luna. Giovedì 13 luglio un asteroide di una sessantina di metri di diametro ha mancato di poco il nostro pianeta e ce ne siamo accorti solo un paio di giorni dopo“.
Il blocco di roccia spaziale, denominato 2023 NT1, “proveniva dalla direzione del Sole e non era quindi visibile. Il primo avvistamento è stato effettuato sabato, quando ormai si stava allontanando. Ulteriori osservazioni hanno permesso di calcolare la sua traiettoria e hanno mostrato che siamo stati fortunati: in caso di impatto oggetti di queste dimensioni possono generare un cratere di oltre un km di diametro, più o meno come il celebre Meteor Crater in Arizona. Sarebbe stato un disastro,” hanno concluso gli astrofili.