L’Europa ha imposto il divieto di immatricolazione di nuove auto con motori diesel e benzina dal 2035 per puntare sui veicoli elettrici nel tentativo di ridurre le emissioni di CO2, ma i dati di alcuni sondaggi indicano che la popolazione non sembra apprezzare molto la scelta. Una ricerca, condotta da VZR in Olanda e ripresa da “Auto Week”, mostra che un quarto degli attuali conducenti di veicoli elettrici sceglierebbe un ibrido come prossima auto. Un altro quarto (24%) tornerebbe ai veicoli a benzina e l’8% opterebbe addirittura per il diesel. Ciò significa che solo il 43% sceglierebbe di nuovo un veicolo elettrico.
La ricerca dimostra l’incapacità dei veicoli elettrici di convincere a pieno la popolazione, anche coloro che hanno già dato fiducia a questo tipo di alimentazione ma che per il prossimo acquisto, punterebbero su un acquisto diverso.
Tra le cause di questo scetticismo nei confronti dei veicoli elettrici, secondo la ricerca, vi è l’eliminazione dei benefici fiscali. I vantaggi fiscali per i veicoli elettrici in Olanda verranno gradualmente eliminati fino a quando non ci saranno più benefici nel 2026. Un altro tema è quello della minore flessibilità e dell’autonomia dei veicoli elettrici. Sebbene quest’ultima stia migliorando e il numero di stazioni di ricarica sia in aumento, l’autonomia può ancora essere una preoccupazione per coloro che percorrono lunghe distanze. Un’auto a carburante offre senza dubbio maggiore tranquillità. Inoltre, anche se la ricarica dei veicoli elettrici sta diventando sempre più veloce, il rifornimento di carburante è ancora più veloce; quindi pesano anche i tempi di ricarica. In sintesi, le considerazioni su costi, flessibilità, autonomia e tempi di ricarica sono fattori che contribuiscono alla volontà degli attuali conducenti di veicoli elettrici di tornare alle auto alimentate dai carburanti fossili.