Clima, sit-in di Fridays for Future davanti alla Regione Lombardia: “non chiamatelo maltempo”

Il messaggio del sit-in del gruppo Fridays for Future a Milano è che “non è possibile negare gli effetti della crisi climatica"
MeteoWeb

Una cinquantina di attivisti del gruppo Fridays for Future si sono riuniti davanti al Palazzo della Regione Lombardia di Milano per protestare contro il cambiamento climatico. Il gruppo ha portato striscioni e cartelli con su scritto “non chiamatelo maltempo” e ha deposto a terra rami e detriti prodotti dal maltempo che ha investito Milano nei giorni scorsi. I rami “rappresentano la devastazione che c’è stata a Milano”, ha spiegato l’attivista Marco, che ha poi precisato di averli portati “perché i danni che le persone hanno subito” a causa del maltempo “hanno delle precise responsabilità politiche”. Nella fattispecie, per l’attivista la responsabilità sarebbe di “una serie di partiti politici” che in questo momento “governano sia la Regione” sia la “Nazione” che “stanno facendo propaganda negazionista del cambiamento climatico“.

Il messaggio “che lanciamo da questa manifestazione è basta negazionismo, non è possibile negare gli effetti della crisi climatica“, ha concluso. Per un altro degli attivisti presenti “è una vergogna avere Ministri che parlano di ‘eco-follia’ quando invece l’unica follia è non agire”.

Le lacrime di oggi del Ministro Pichetto Fratin sono una facciata, sono delle lacrime di coccodrillo perché non è possibile dire una cosa e poi farne un’altra”, ha affermato uno degli attivisti presenti al sit-in riferendosi alla commozione provata dal Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin davanti alla “eco-ansia” do una giovane ragazza incontrata ad un evento.

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