E’ tornata l’emergenza idrica in provincia di Imperia, anche a causa della siccità che seppur in tono minore rispetto al 2022 è comunque presente. Sono una decina i Comuni, soprattutto dell’entroterra, in cui sono iniziati i rifornimenti con le autobotti. Alcune dipendono direttamente da Rivieracqua, il gestore unico del pubblico acquedotto in provincia di Imperia, altri da società diverse.
“E’ una situazione difficile – ha spiegato l’ing. Valerio Chiarelli di Rivieracqua – migliore rispetto all’anno scorso, grazie a una serie di lavori eseguiti durante l’inverno, ai fondi di protezione civile e all’attuazione in parte del Masterplan Roya, che hanno dato un contributo sicuramente positivo. In più abbiamo l’invaso della diga di Tenarda, che stiamo iniziando a utilizzare, mentre l’anno scorso era vuoto”.
Restano situazioni critiche in alcune aree a macchia di leopardo. A parte Andora (Savona), dove c’è sempre l’acqua salata, ci sono molte frazioni di Comuni dell’entroterra della provincia di Imperia, tra cui Ceriana, Dolcedo e centri della Valle Impero, che necessitano di periodici rifornimenti idrici. Anche in altri centri come Vasia dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in questi giorni con le autobotti, hanno lo stesso tipo di emergenza. “E’ un equilibrio molto fragile – ha concluso Chiarelli -, ma sono fiducioso che tutti gli interventi posti in essere finora e gli altri che si completeranno possano mitigare queste problematiche”.