Fugatti ordina l’abbattimento di due lupi: animalisti lo denunciano e annunciano ricorso al Tar

Animalisti contro la decisione del Presidente del Trentino di abbattere due lupi: “sono specie protetta, scelta assurda e ingiusta”
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Insorgono gli animalisti contro l’ordinanza di abbattimento di due lupi da parte di Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento. Gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) hanno inviato un “esposto denuncia contro Fugatti in relazione al decreto firmato nei giorni scorsi che prevede l’abbattimento di due lupi del branco che si aggira nei pressi delle malghe del comune di Ala”. Nel loro esposto, gli animalisti di AIDAA “chiedono alla procura di verificare la validità del decreto firmato da Fugatti, in quanto i lupi sono specie protetta e poi ci potrebbero essere carenze indicative sui due specifici lupi”. Secondo gli animalisti, che sono pronti a “trasformare l’esposto in una denuncia penale, con questa firma il Presidente Fugatti ha violato le norme e le leggi che proteggono i lupi e gli altri selvatici ed anche il decreto Caccia Libera in vigore dallo scorso inizio mese di luglio”. Gli animalisti di AIDAA stanno inoltre valutando “un’azione europea contro il Presidente del Trentino, reo di creare danni irreparabili alla biodiversità sia nella sua regione che nel resto dell’apparato alpino”.

Anche se il decreto ha ricevuto il parere favorevole dell’Ispra, si tratta del primo caso in Italia di prelievo tramite abbattimento di due esemplari di lupo.

On. Brambilla: “scelta assurda e ingiusta, faremo ricorso al Tar”

“Quella del Presidente della provincia Maurizio Fugatti per la fauna selvatica è un’ossessione: dopo gli orsi JJ4 e MJ5, il cui abbattimento è stato fermato prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato, ha messo nel mirino due lupi. Tutto ciò è inaccettabile: con la nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente ci opporremo, in tutte le sedi giudiziarie, a questa ingiusta decisione, cominciando con un ricorso al Tar. Ricordo che il lupo è una specie protetta secondo la Convenzione di Berna (1979) e la Direttiva Habitat dell’Ue (1992) sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, recepite da specifiche leggi nazionali”. A dirlo l’On. Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente.

L’abbattimento è del tutto ingiustificato per varie ragioni”, commenta l’On. Brambilla. “Anzitutto sono quasi inesistenti casi di attacchi di lupi all’uomo: al contrario si stima che il 15-20% dei lupi ogni anno rimanga vittima proprio degli esseri umani, tra incidenti stradali (53%) e bracconaggio (32%). Dati, curiosamente, riportati dallo stesso sito istituzionale della provincia di Trento. È ovviamente nella natura di questi predatori attaccare altri animali: i danni recati agli allevatori, vengono prontamente e lautamente indennizzati. Nel 2022, gli indennizzi liquidati dalla provincia di Trento per danni da grandi carnivori sono stati pari a 145.679,52 euro, di cui 76.786,51 per danni da orso e 68.893,01 per danni da lupo: cifre davvero esigue che dimostrano come il problema venga ingigantito. Nel caso specifico della malga vi era, tra l’altro, un recinto elettrificato a protezione. Infine, mi chiedo come sia possibile identificare con certezza gli esemplari ‘responsabili’ della predazione: è perfino difficile distinguerli dai cani inselvatichiti protetti dalla legge 281/91. Vogliamo forse sparare poco più che a caso, per coprire gli errori grossolani di una politica che non riesce – e probabilmente non vuole – gestire i grandi predatori?”.

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