Ghiri: in Calabria, Sicilia e Brianza l’ultima frontiera del bracconaggio

Gli ultimi li hanno fermati i carabinieri della compagnia Parco di San Luca impegnati nel reggino per un pattugliamento anti bracconaggio
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Gli ultimi li hanno fermati i carabinieri della compagnia Parco di San Luca impegnati nel reggino per un pattugliamento anti bracconaggio. I due, un uomo di 56 anni originario di Locri ed un altro di Platì quando sono stati fermati avevano in tasca due ghiri morti. Il bracconaggio dei ghiri è tutt’altro che un fenomeno sporadico e sconosciuto ed in passato la moria dei ghiri specialmente nel parco dei Nebrodi era sistematica.

Venivano cacciati ovviamente in maniera illegale perchè accusati di essere gli autori di un colossale pasteggio delle nocciole della zona, si venne poi a scoprire che in realtà i ghiri c’entravano in misura minima nella riduzione delle produzioni di nocciole.

Sul bracconaggio di Ghiri interviene l’Associazione Italiana Difesa Italiana ed Ambiente AIDAA che denuncia i due fermati per bracconaggio ed uccisione di specie protetta. Gli animalisti annunciano anche la presentazione di un dossier su questo fino ad oggi semi sconosciuto tipo di bracconaggio che si svolge oltre che in Calabria e Sicilia anche per scopi culinari nella ricca Brianza Lombarda.

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