Il lago Crawford identifica l’inizio dell’Antropocene

Il lago Crawford e' stato scelto dai ricercatori dell'Universita' di Southampton come marcatore primario per identificare l'inizio dell'epoca dell'Antropocene
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Il lago Crawford e’ stato scelto dai ricercatori dell’Universita’ di Southampton come marcatore primario per identificare l’inizio dell’epoca dell’Antropocene. L’Antropocene e’ l’era in cui l’attivita’ umana sia diventata un’influenza dominante sul pianeta, soprattutto a partire dalla meta’ del XX secolo. Le prove provenienti dal lago Crawford in Canada e da 12 localita’ secondarie saranno valutate dalla Commissione Internazionale di Stratigrafia per decidere se siamo entrati in una nuova era geologica.

Il gruppo di lavoro sull’Antropocene ha proposto il lago Crawford, in Canada, come sezione e punto di confine globale per l’Antropocene. Un punto di confine globale e’ un punto di riferimento concordato a livello internazionale per indicare l’inizio di un nuovo periodo geologico o di un’epoca negli strati di roccia che si sono formati nel corso dei secoli. Alcuni geologi sostengono che quella attuale sia una nuova epoca geologica in cui l’attivita’ umana e’ diventata l’influenza dominante sul clima e sull’ambiente del mondo.

Il concetto ha implicazioni significative per il modo in cui consideriamo il nostro impatto sul pianeta. Tuttavia, la comunita’ scientifica non e’ d’accordo su quando sia iniziato l’Antropocene, su come sia stato evidenziato e se l’influenza umana sia stata abbastanza consistente da costituire una nuova era geologica, che di solito si estende per milioni di anni. Per rispondere a queste domande, la Commissione internazionale di stratigrafia ha istituito il Gruppo di lavoro Antropocene.

“I sedimenti trovati sul fondo del lago Crawford forniscono una squisita documentazione dei recenti cambiamenti ambientali degli ultimi millenni”, ha affermato il dottor Simon Turner, segretario del gruppo di lavoro Antropocene dell’Universita’ di Southampton. “I cambiamenti stagionali nella chimica e nell’ecologia dell’acqua hanno creato strati annuali che possono essere campionati per individuare molteplici marcatori dell’attivita’ umana storica e questa capacita’ di registrare con precisione e conservare queste informazioni in un archivio geologico, abbinato ai cambiamenti ambientali storici globali, rende siti come il lago Crawford cosi’ importanti”, ha detto Turner.

Il gruppo di ricerca ha raccolto sezioni di campioni da una varieta’ di ambienti in tutto il mondo, dalle barriere coralline alle calotte glaciali. I campioni provenienti da una serie di questi siti sono stati poi inviati per l’analisi ai laboratori GAU-Radioanalitica dell’Universita’ di Southampton presso il National Oceanography Centre di Southampton. I ricercatori hanno analizzato i campioni per rilevare un indicatore chiave dell’influenza umana sull’ambiente: la presenza di plutonio.

“La presenza di plutonio ci fornisce un chiaro indicatore di quando l’umanita’ e’ diventata una forza cosi’ dominante da lasciare un’unica impronta digitale globale sul nostro pianeta”, ha spiegato Andrew Cundy, titolare della cattedra di Radiochimica ambientale all’Universita’ di Southampton e membro del gruppo di lavoro sull’Antropocene. “In natura, il plutonio e’ presente solo in tracce, ma all’inizio degli anni Cinquanta, quando sono stati effettuati i primi test della bomba all’idrogeno, abbiamo assistito a un aumento senza precedenti e poi a un’impennata dei livelli di plutonio nei campioni di carote di tutto il mondo; si assiste poi a un calo del plutonio a partire dalla meta’ degli anni ’60, quando entra in vigore il Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari”, ha precisato Cundy.

Altri indicatori geologici dell’attivita’ umana includono alti livelli di ceneri provenienti da centrali elettriche a carbone, alte concentrazioni di metalli pesanti, come il piombo, e la presenza di fibre e frammenti di plastica. Queste coincidono con la “Grande Accelerazione”, un’impennata drammatica in tutta una serie di attivita’ umane, dai trasporti all’uso dell’energia, che ha avuto inizio a meta’ del XX secolo e continua ancora oggi. Dalle centinaia di campioni analizzati, il lago Crawford e’ stato proposto come marcatore primario, assieme a siti secondari di supporto che mostrano registrazioni simili ad alta risoluzione dell’impatto umano.

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