Si è conclusa “In Extremis”: l’impresa dell’ultrarunner Ivana Di Martino per sensibilizzare sul cambiamento climatico

Cambiamento climatico: l’ultrarunner Ivana Di Martino ha percorso circa 300km in quattro giorni, raggiungendo la sfera di Capo Nord
MeteoWeb

Alle ore 15.00, l’ultrarunner Ivana Di Martino ha raggiunto la sfera di Capo Nord, la destinazione di “In Extremis – Last Run Against Climate Change”, l’impresa sportiva, patrocinata dal Comune di Milano, contro il cambiamento climatico. La missione ha previsto un percorso lungo 295km, con partenza dalla città di Alta in Norvegia e arrivo a Nordkapp, e oltre 3.000 metri di dislivello, che si è svolto dal 4 luglio a oggi (7 luglio), attraversando splendidi scenari fino a raggiungere l’estremità nord del nostro continente. Obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sul cambiamento climatico e diffondere la cultura della sostenibilità.

L’ultramaratoneta ha corso il corrispettivo di più di due maratone al giorno per tre giorni consecutivi e ha poi raggiunto Capo Nord oggi, la 4° giornata, correndo la 7° ed ultima maratona. Le condizioni climatiche di questi giorni particolarmente avverse hanno costretto Di Martino e il team a non fare alcune deviazioni previste per cumulare ulteriori 42 km e compiere l’8° maratona, preferendo quindi stamani dirigersi direttamente a Capo Nord.

Sostengono l’impresa: Allianz Bank Financial Advisors, EA7 Emporio Armani, ESET, Mondora, ecomunicare, Soin & Co, Jodago, Canottieri Milano e MediaOne.

Nel team al fianco di Ivana Di Martino in Norvegia, Maddalena Martera, responsabile clinica e trattamenti; Fabio Vedana, coach e team leader; Omar Di Felice, extreme cyclist e accompagnamento in bike; Luca Borreca, logistica; Matteo Pietrobelli e Cecilia Mariani, riprese video per Jodago.

Ho avuto modo di chiedermi, mentre correvo, come mai ho intrapreso questa missione. Soprattutto nei momenti di difficoltà e crisi, che non sono mancati. E la risposta è stata immediata: perché ho voluto con questa impresa mandare un messaggio forte sul cambiamento climatico. Lungo tutti questi chilometri di corsa mi sono immersa in paesaggi e colori meravigliosi. La salvaguardia dell’ambiente è dovere di tutti ed è urgente. In Extremis significa anche questo: sono arrivata all’estremità del nostro continente compiendo una impresa estrema per ricordare a tutti noi che siamo in una situazione climatica e ambientale estrema – ha commentato Ivana Di Martino.

È possibile rivivere l’impresa sui profili social di Ivana Di Martino e qui: https://inextremis.ivanadimartino.com/

La causa ambientale è solo l’ultima in ordine cronologico, non di certo la meno importante. Infatti, Ivana Di Martino negli ultimi anni ha promosso diverse imprese che sono diventate veicolo di progetti a sfondo sociale a favore di donne, bambini e persone con patologie:

  • Nel 2013 ha terminato “21 volte donna”, correndo 21 km ogni giorno per 21 giorni per l’associazione Doppia Difesa.
  • Nel 2014 ha corso Running for Kids partendo con una maratona e poi diminuendo ogni giorno la distanza di 2 km, fino a correre i 2km finali a Milano insieme al rappresentante delle istituzioni Pierfrancesco Majorino arrivando a Palazzo Marino. In totale, ha percorso 462 chilometri totali in 21 giorni per Terres des Hommes.
  • Il 2015 è stato l’anno di ReXist Run, 700 km in 8 giorni, da Ventimiglia a Muggia, con una corsa media di 90 km al giorno, sostenendo Dynamo Camp.
  • Nel 2016 ha corso da Milano a Bruxelles in 13 giorni, percorrendo 909 km, per aiutare i 23 milioni di bambini in Europa che non hanno accesso al cibo, appoggiando Banco Alimentare. Il giorno successivo è stata accolta in Commissione Europea.
  • Nel 2017 è stata la prima donna a percorrere una corsa non stop intorno al Monte Bianco, segnando il nuovo record.
  • A settembre del 2019 si è svolta la sesta impresa Run Everesting da Cortina allo Stelvio non-stop correndo solo in salita fino a raggiungere il dislivello dell’Everest per Fondazione Umberto Veronesi.
  • Durante il lockdown ha ideato una Challenge per raccogliere fondi, insieme a Rete del Dono, per il Policlinico di Milano, facendo 50 km nel vialetto del box.

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