Gli elicotteri e il Canadair gettano acqua sui focolai non ancora estinti sul costone della montagna sopra Aymavilles, che da ieri pomeriggio è interessato da un grande incendio che ha distrutto oltre 250 ettari di superficie. L’odore del fumo è ancora denso, gli edifici divorati dalle fiamme sono ancora roventi e le vecchie travi di legno bruciano ancora. A buttare acqua, per non fare partire nuovi focolai, assieme ai vigili del fuoco volontari e professionisti anche i proprietari delle case ormai distrutte. ”Le fiamme ieri sera – raccontano i vigili del fuoco – erano alte oltre 40 metri, l’incendio è salito in chioma e ha oltrepassato il costone. Come si può vedere, il prato non è bruciato perché le fiamme sono andate in alto e lo hanno attraversato”.
In mezzo al fumo, che rendeva l’aria irrespirabile, e alle fiamme uno dei proprietari dei tre edifici del villaggio La Camagne che i vigili hanno dovuto allontanare con la forza. “Era disperato, non voleva lasciare la sua casa” raccontano. L’edificio è andato praticamente distrutto. A poche decine di metri la seconda casa bruciata. Ieri sera, i proprietari sono riusciti a portare in salvo i loro animali e le loro mucche.
Stamane, assieme ai vigili del fuoco caricavano sul cassone di un motocarro quello che era rimasto: pochi oggetti personali e dei campanacci. ”Ora proprio non riusciamo a dire nulla”. E in silenzio tornano a lavorare. L’ultima casa della piccola frazione è stata solo lambita dal rogo. Sul lato della montagna i focolai continuano a bruciare. Incendio in bosco Valle d’Aosta, accertamenti sulle cause Sotto stretto controllo l’evoluzione dei focolai.
”Gli accertamenti per capire esattamente come si è sviluppato il rogo sono in corso, per cui è ancora prematuro fare delle ipotesi in merito”, spiega il comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta Luca Dovigo, commentando eventuali ipotesi sull’origine dell’incendio di Aymavilles. ‘‘L’allarme è stato dato ieri intorno alle 15 – continua – e l’incendio si è sviluppato lungo la regionale 47 per Cogne. Il vento ha fatto il resto. Sono ore di intenso lavoro, con tutte le forze a disposizione sul campo e in sinergia con tutti gli enti. La situazione è ancora in evoluzione. Solo nei prossimi giorni si potrà fare una conta dei danni più precisa per quello che riguarda la superficie boschiva”.
Corpo forestale, vigili del fuoco e volontari stanno lavorando ininterrottamente da ieri pomeriggio. Come spiega il comandante regionale del Corpo valdostano dei vigili del fuoco, Salvatore Coriale, ”abbiamo richiamato tutti gli uomini, 60 unità lavorano senza sosta da ventiquattro ore, sono stati allertati tutti i distaccamenti dei vigili del fuoco volontari. Oggi, dopo le ore difficili di ieri, la situazione è sotto controllo. Restano attivi numerosi focolai che stiamo monitorando. Oltre alle squadre a terra, ci sono al lavoro due elicotteri e il Canadair. Stamane abbiamo monitorato i danni di tutte le frazioni, quella più colpita è La Camagne, con due edifici distrutti e un terzo solo lambito”