Incendio Ciampino, report Arpa: “valore di diossine oltre i limiti”

Presenza di diossine pari a 37 dopo l'incendio divampato in un impianto di trattamento dei rifiuti nel comune di Ciampino
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Dalle stazioni mobili installate dall’Arpa Lazio dopo il rogo avvenuto sabato impianto di trattamento dei rifiuti nel comune di Ciampino, è risultata una presenza di diossine pari a 37, sforando quindi il valore limite di 0,1-0,3 suggerito dall’Oms. “Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. Concentrazioni di tossicità equivalente (Teq) in ambiente urbano di diossine e furani sono stimati (dati World Health Organization Who nel documento Guidelines for Europe 2000) pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni in aria di 0,3 pg/m3 o superiore sono indicazioni per fonti di emissione localizzate. Il valore del campione è superiore al valore di riferimento”, si legge nel report Arpa.

Per quanto riguarda i Pcb, non esistono limiti normativi o valori di riferimento. A titolo informativo, è possibile segnalare che in base all’esperienza maturata dall’Arpa Lazio in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale (EcoX Pomezia 2017, Tmb Salario Roma 2018, Mecoris Frosinone 2019, Loas Aprilia 2020) i valori di Pcb misurati possono rientrare in un range molto ampio che oscilla da meno di 200 a oltre 2000 pg/m3“, prosegue Arpa. I risultati dei successivi campioni saranno diffusi non appena disponibili.

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