Il Servizio della Protezione Civile “ha svolto e sta svolgendo un eccezionale sforzo operativo per mitigare l’impatto e le conseguenze dei fenomeni estremi che dal 19 luglio hanno interessato l’Italia dal Nord al Sud”. Lo ha detto il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, nell’informativa alla Camera sulle emergenze derivanti da eventi calamitosi eccezionali. “Temporali forti, raffiche di vento impetuoso, eccezionali grandinate, piogge abbondante: queste concause hanno messo in ginocchio” regioni e province autonome del Nord Italia. “Le conseguenze sono immaginabili: case scoperchiate, blackout, interruzioni viarie e ferroviarie, esondazioni dei torrenti, alberi divelti, due vittime e 3 feriti gravi, centinaia di evacuati”, ha aggiunto Musumeci.
“Risultano avviate le necessarie istruttorie da parte di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia e alcune hanno già presentato istanze preliminari. In questo momento non è possibile fornire una ipotesi di quantificazione delle esigenze, considerato il territorio così vasto e la natura dei fenomeni che hanno avuto impatti così specifici. Le Regioni interessate, con il supporto della Protezione Civile, sono impegnate al massimo per completare le valutazioni tecniche necessarie nel più breve tempo possibile e per consentire con ogni urgenza al Consiglio dei Ministri di adottare le necessarie determinazioni. Dopo che il governo avrà dichiarato lo stato di emergenza nazionale, con ordinanze di Protezione Civile, si potrà provvedere agli interventi, tra cui misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale e interventi anche strutturali per la riduzione del rischio residuo. Tutto questo nelle regioni del Nord“, ha aggiunto Musumeci.
Musumeci: “al Sud ondata di calore eccezionale”
Nei giorni scorsi “sulle regioni meridionali la massa d’aria in risalita dall’entroterra nordafricano ha portato un’ondata di calore a carattere di assoluta eccezionalità, sia nell’intensità sia nella persistenza, facendo registrare temperature superiori ai +40°C, con punte fino ai +46/48°C, valori superiori ad ogni precedente record storico”, ha continuato Musumeci nell’informativa. Sul fronte blackout, “attualmente la situazione della corrente elettrica sembra essere in netto miglioramento rispetto ai giorni scorsi e risultano disalimentate ad oggi meno di 15 mila utenze concentrate prevalentemente in provincia di Catania, soprattutto nell’area pedemontana etnea“.
Parlando della situazione incendi al Sud, Musumeci ha spiegato che “il 25 luglio si sono verificate diverse criticità nella gestione operativa delle richieste di concorso aereo, in particolare a causa delle forti correnti d’aria ascendenti e discendenti”. “La flotta aerea della Regione siciliana – ha detto – non ha potuto operare nella provincia di Trapani e Palermo alcun intervento per buona parte della giornata a causa della mancanza delle condizioni minime di sicurezza necessarie. In Calabria, a causa delle temperature elevatissime sulla pista dell’aeroporto di Lamezia Terme per alcune ore non è stato possibile il decollo di alcun mezzo”. “Il governo vuole verificare con l’Ue come fare per avere una flotta aerea (antincendi, ndr) degna di questo nome. Ognuno sa che in alcune aree è impossibile arrivare con mezzi di soccorso via terra. Spegnere le fiamme dal cielo è l’unica alternativa possibile. Purtroppo i Canadair si sono rivelati i velivoli con le maggiori prestazioni, ma vengono prodotti da una sola società canadese che opera in regime di monopolio. In 30 anni non si è trovata un’industria disposta a produrre simili velivoli. Nessuno pensa male, ma questo tema va posto al Commissario europeo. Noi abbiamo avanzato – ha precisato Musumeci – la richiesta per due Canadair e Bruxelles ci ha risposto che non c’era nessun velivolo disponibile”.
“Lasciatemi rivolgere un particolare apprezzamento verso le migliaia di Vigili del Fuoco che hanno compiuto oltre 2.400 interventi solo nelle regioni del Nord, senza contare quelle del Meridione. Lo stesso apprezzamento va agli operatori ed ai volontari della Protezione Civile, alle dirigenti ed ai dirigenti del nostro dipartimento, alle Forze dell’ordine, ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni”, ha detto Musumeci, tra gli applausi dell’emiciclo.
Musumeci: “negli ultimi 10 anni oltre 50 eventi calamitosi”
“Negli ultimi 10 anni, si sono registrati oltre 50 eventi calamitosi con un costo – al di là delle vite umane, che sono il dato più doloroso – di decine e decine di miliardi di euro. Le parole prevenzione, adattamento al nuovo clima e mitigazione di ogni rischio credo che debbano essere la bussola per l’operato del Governo e del Parlamento”. “Credo che al netto di ogni sciocco negazionismo bisogna finalmente prendere atto che questa nazione, fragile e vulnerabile, ha bisogno di una buona cura per poter essere nelle condizioni per poter affrontare eventi che sarebbe improprio ed errato considerare ancora eccezionali. La tropicalizzazione ha investito pienamente il territorio della nazione e sappiamo di dover fare i conti con questa realtà”, ha continuato Musumeci. “Serve programmazione, una buona quantità di risorse e capire perché centinaia di milioni che risultano al computer assegnati alla messa in sicurezza del territorio non sono stati ancora spesi e utilizzati”. Si deve poi “costruire una cultura del rischio”, ha aggiunto.
Elogiando le esercitazioni di Protezione Civile che si svolgono in numerosi territori del Paese, il Ministro Nello Musumeci ha però registrato che in alcuni casi gli “è sembrato di assistere a esercitazioni in cui si partecipa con un senso di svago, come se per molti quelle esercitazioni fossero quasi una sagra, nessuno prende sul serio la cosa”.