Ue: “il pericolo incendi resta molto elevato nell’area mediterranea”, fiamme minacciano le case in Portogallo | FOTO

Oltre 400 Vigili del Fuoco combattono un incendio vicino Cascais, in Portogallo. Migliora la situazione in Algeria, ma si contano 34 morti
  • incendio cascais portogallo
    Foto di Manuel De Almeida / Ansa
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MeteoWeb

Sud Italia e Grecia sono le due zone del Mediterraneo più in difficoltà dagli incendi in questi giorni in concomitanza con una potente ondata di caldo. Ma il pericolo non è limitato a questi due Paesi. “Nei prossimi due giorni, il pericolo incendi dovrebbe rimanere estremamente elevato nell’area del Mediterraneo. Incendi incontrollati stanno bruciando anche nella regione di confine tra Tunisia e Algeria. Stiamo dispiegando 2 Canadair del RescEu ospitati dalla Spagna. Dovrebbero raggiungere la Tunisia già stasera”, ha scritto, in un tweet, il Commissario Ue alla Gestione delle crisi, Janez Lenarcic.

Incendio in Portogallo, fiamme minacciano le case vicino Cascais

Un incendio è divampato questo pomeriggio nella cittadina di Alcabideche, alle porte di Cascais, una trentina di chilometri da Lisbona, dove più di 400 Vigili del Fuoco e quattordici mezzi aerei stanno combattendo le fiamme (vedi foto della gallery scorrevole in alto). In controtendenza con buona parte dell’Europa meridionale le temperature in Portogallo, in particolare nell’area capitale, in questi giorni non sono state altissime, ma il vento forte fa propagare le fiamme a grande velocità, che si avvicinano sempre più al centro abitato e rendono sempre più concreta l’ipotesi di dover evacuare anche l’ospedale di Cascais.

Algeria: spenta la maggior parte degli incendi ma ci sono almeno 34 morti

I Vigili del Fuoco in Algeria sono stati impegnati anche oggi per spegnere 11 focolai che hanno devastato il nord-est del Paese, dopo essere riusciti a controllare la maggior parte dei fuochi che hanno provocato almeno 34 morti in tre giorni. “La Protezione Civile è riuscita a spegnere la maggior parte degli incendi, cioè l’80%“, ha detto il Ministero dell’Interno. Le immagini dei media locali mostrano campi e cespugli in fiamme, auto carbonizzate e negozi ridotti in cenere. Testimoni hanno descritto lingue di fuoco divoratrici che sono improvvisamente esplose “come una fiamma ossidrica“. A Toudja, nel nord-est del Paese, dove sono morte 16 persone, l’incendio è stato quasi interamente contenuto, nonostante alcuni focolai persistenti. Gli aerei dei Vigili del Fuoco hanno gettato acqua per due giorni su questa zona boscosa, situata sulle rive del Mediterraneo nel distretto di Bejaia. Le risorse antincendio aeree e il miglioramento delle condizioni meteorologiche, con temperature che sono scese a +48°C oggi, hanno contribuito a spegnere gli incendi.

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