Quasicristalli naturali: un’incredibile avventura scientifica

Luca Bindi accompagnerà gli spettatori per mano in un viaggio rocambolesco ai confini del mondo
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Un incontro per ripercorrere l’intricato e affascinante percorso che portò Luca Bindi, professore ordinario di mineralogia all’Università degli Studi di Firenze, e il suo team di ricerca, alla scoperta dei quasicristalli naturali. Luca Bindi sarà il protagonista di una lezione organizzata dalla Scuola di Dottorato dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con il Corso di Dottorato in Scienze chimiche, geologiche e ambientali, che rientra nel calendario di eventi previsti per celebrare il Venticinquesimo dell’Ateneo. Teatro dell’iniziativa, l’Auditorium “Guido Martinotti” (Edificio U12) in via Vizzola 5, Milano. Inizio alle ore 11.

L’evento si intitola “Quasicristalli naturali: un’incredibile avventura scientifica” ed è aperto al pubblico. Dopo i saluti istituzionali di Marco Orlandi, prorettore vicario dell’Università di Milano-Bicocca, e di Maria Luce Frezzotti, presidente della Scuola di Dottorato dell’Ateneo milanese, Marco Malusà, coordinatore del Corso di Dottorato in Scienze chimiche, geologiche e ambientali, introdurrà l’ospite. Quindi, Luca Bindi accompagnerà gli spettatori per mano in un viaggio rocambolesco ai confini del mondo fino ad addentrarsi nei segreti del primo esperimento atomico.

Un viaggio che comincia una quarantina di anni fa, quando il mondo della cristallografia fu costretto a rivalutare le proprie regole, con l’introduzione del concetto di quasicristalli – una particolare forma di solido in cui gli atomi sono disposti in una struttura ordinata, ma non periodica, a differenza di quanto avviene nei cristalli – e con la scoperta dei primi esemplari in laboratorio. Un viaggio che è proseguito attraverso decenni di ricerca intorno al quasicristallo naturale, culminati nella scoperta di un quasicristallo icosaedrico in un campione conservato nel Museo di Mineralogia dell’Università di Firenze. Quando Luca Bindi e il suo team trovarono quella prova sperimentale dell’esistenza dei quasicristalli che in natura sembrava impossibile scovare.

Consultate qui la locandina, con le informazioni sul programma e su come partecipare.

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