Spazio, Urso: “Italia una delle prime potenze, comparto strategico”

"L'Italia è stata una delle prime potenze spaziali" ed oggi "il comparto è uno dei più strategici"
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Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha delega alle attività spaziali del Paese, è stato ascoltato questa mattina in una audizione dalla Commissione Attività produttive sulla politica spaziale e aerospaziale del governo. “L’Italia è stata una delle prime potenze spaziali” ed oggi “il comparto è uno dei più strategici“, ha sottolineato il Ministro, rilevando inoltre come, appena ricevute le deleghe, abbia “immediatamente confermato” la forte partecipazione dell’Italia in ambito ESA impegnando ben “3 miliardi di euro sui 17 miliardi di euro complessivi” del budget dell’Agenzia, collocando così l’Italia “a pochissima distanza dalla Germania“.

Con l’avvento dei privati nel settore spaziale è stata incrementata la presenza in orbita di nuovi satelliti, ha ricordato Urso, nel corso dell’audizione. “L’ingresso di nuovi soggetti privati nel settore dei lanciatori ha permesso la crescita del numero di satelliti collocati in orbita“, “nel 2021 se ne contavano in totale 4.838, con un aumento dei piccoli satelliti, cioè di quelli sotto i 600 chili” mentre “solo nel 2020 sono stati lanciati il 40% di quelli” inviati in orbita “nei precedenti 10 anni, pari a 1.202 satelliti“. Un numero raggiunto “pensate, in un solo anno

Le sanzioni con la Russia hanno creato “una crisi” ma ci sono anche “opportunità“, ha proseguito Urso. “È proprio sull’aerospazio che l’effetto sanzionatorio, con la decisione di limitare lo sviluppo della Russia in questo campo, ha avuto il più forte impatto, poiché sullo spazio vi erano le maggiori collaborazioni tra l’Europa e la Federazione russa, tra l’Occidente e la Russia“. Urso ha rilevato che “è una novità estremamente importante di cui dobbiamo prendere atto, e che fornisce anche delle opportunità, come in tutte le crisi” perché “si sono chiuse delle strade, se ne aprono delle altre, impensabili fino a pochissimi anni fa ma che aprono sfide contro il tempo, per le comunicazioni con tecnologie quantistiche, la navigazione satellitare e la cybersicurezza“.

Per quanto riguarda la legge sullo Spazio “prevediamo di presentare la norma come collegato alla manovra finanziaria” ha sottolineato Urso. “Abbiamo intenzione di presentare il collegato su quello che riguarda lo Spazio nella prossima manovra finanziaria“, “in modo da lavorarci in Parlamento il prossimo anno e concluderlo entro la manovra successiva“, per avere la legge “entro l’autunno del prossimo anno approvata dal Parlamento: è una legge importante in cui vanno affrontate le criticità che noi riteniamo importanti“. “La prima è la spazzatura spaziale, su cui stanno lavorando delle aziende spaziali come Alenia e Thales, con velivoli che recuperano detriti o li spostano su altre orbite, una tecnologia italiana molto importante e significativa e noi vogliamo valorizzarla“. Quanto alla “militarizzazione dello spazio e la tutela dell’interesse nazionale, non sfugga a nessuno che questo è uno dei settori fondamentali nei domini, come mare e terra, a cui si è aggiunto lo spazio e la cybernetica, tra i domini nell’alleanza atlantica“. Secondo il Ministro, in questo settore serve “un quadro normativo che possa essere chiaro“, in quanto “sottoposto a una fase di innovazione continua“. L’Italia “sullo Spazio scommette molto“.

Lo Spazio “offre molte opportunità ma si presta sempre più alle ambizioni delle superpotenze terrestri, che complicano l’utilizzo pacifico e sicuro delle orbite terrestri, soprattutto quella più bassa. Ciò rende ancora più attuale un riassetto normativo nazionale e multilaterale dell’utilizzo dello Spazio,” ha evidenziato il Ministro. Francia, Germania e Italia “sono le tre grandi potenze europee sullo spazio, e sono anche le tre grandi potenze economiche e produttive europee: insieme rappresentiamo il 55% della potenza europea, e uno dei 3 grandi attori dell’economia globale dopo Usa e Cina“. Urso ha ricordato che, appena ricevuta la delega sull’aerospazio, “abbiamo svolto una riunione dei tre ministri con delega allo spazio di Francia, Germania e Italia: il ministro Le Maire, il ministro Habeck e il sottoscritto. Abbiamo firmato una dichiarazione trilaterale tra Italia, Francia e Germania sui lanciatori europei del futuro, che delinea la strategia da adottare in tale settore, e rafforza l’eccellenza italiana garantita oggi dalla nostra Avio, che costruisce i vettori spaziali Vega“. Un settore fondamentale per l’Italia che vuole giocare un ruolo da attore protagonista nel modo, ha aggiunto Urso.

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