“L’8 luglio si celebra la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, istituita nel 2014 per aumentare la consapevolezza sullo stato di salute del Mare Nostrum e sui pericoli che lo minacciano. Il Mar Mediterraneo è uno scrigno di biodiversità marina, pur avendo, infatti, una superficie di circa l’1% di tutti gli oceani, ospita oltre 12 mila specie marine, tra il 4 e il 12% della biodiversità marina mondiale. Uno dei fenomeni più preoccupanti lungo la costa del Mar Mediterraneo, è lo spiaggiamento di animali marini pelagici, i casi riguardano perlopiù i cetacei”. Lo sottolinea in una nota l’Ing. Francesco Cancellieri, Presidente Associazione per lo Sviluppo SOstenibile e Centro di Educazione Ambientale Messina APS in breve AssoCEA Messina APS, Componente CNES Comitato per l’Educazione alla Sostenibilità – Agenda 2030 della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e Delegato CER Macchia Mediterranea, Desertificazione dei Suoli e Paesaggio di Slow Food Sicilia.
“Ambiente Mare Italia (AMI) ha osservato l’andamento dei casi di spiaggiamenti di cetacei sulle coste italiane degli ultimi tre anni (2020/2022), analizzando i numeri condivisi dalla Banca Dati Spiaggiamenti, gestita dal Cibra dell’Università degli Studi di Pavia e dal Museo di Storia Naturale di Milano. Tra il 2020 e il 2022 sono stati rinvenuti sulle spiagge di molte regioni italiane 575 cetacei di diverse specie, in particolare delfini (Stenella coeruleoalba, Delphinus delphis o Tursiops truncatus). Le regioni maggiormente coinvolte in questo triste fenomeno sono la Sicilia e la Toscana, che, in 3 anni, contano un numero di casi di spiaggiamenti pari rispettivamente a 108 e 104. In Sicilia, soltanto nel 2021 sono stati registrati 37 spiaggiamenti, molti dei quali sono causati secondo gli studiosi dalla pesca industriale, tipologia di pesca maggiormente praticata in questa regione. Anche sulle coste della Toscana si sono verificati molti casi di spiaggiamenti. L’area rientra nel Santuario dei Cetacei, zona ricca di biodiversità che ospita un elevato numero di mammiferi marini e altri grandi pelagici. In Toscana, nel 2022, in confronto al 2020 e al 2021, il numero dei casi di spiaggiamenti è diminuito notevolmente, passando da una media di circa 40 spiaggiamenti annui a circa 15 nel 2022. Un ottimo risultato raggiunto anche grazie alla presenza dell’Osservatorio Toscano Cetacei, impegnato nello sviluppo di un sistema di controllo più efficace nello studio della biodiversità del luogo, della qualità del mare e di tutela delle specie marine che popolano le coste di questa regione”, continua la nota.
Cancellieri rilancia l’appello per la Carta Pelagos ai sindaci delle Città Metropolitane della Regione Siciliana e ai sindaci dei Comuni delle Isole Eolie, chiedendo “nuovamente (facendo seguito alle precedenti richieste del 2019 e la recente richiesta dello scorso aprile 2023 in occasione della Giornata Nazionale del Mare 2023) il sostegno per l’iniziativa di adesione dei Comuni, anche non rivieraschi e/o non confinanti con il Santuario, che manifestano la loro volontà di partecipare e contribuire, nelle loro azioni secondo la loro dimensione, alla implementazione operativa di tutte le misure utili alla conservazione dei mammiferi marini del Santuario Pelagos”.