Thales Alenia Space al centro della missione Euclid che aprirà nuove pagine della cosmologia moderna

Thales Alenia Space, a fianco dell'ESA, per la missione Euclid che esplorerà l'energia oscura e la materia oscura per comprendere meglio l'origine dell'espansione accelerata dell'universo
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Thales Alenia Space, la joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) è il prime contractor del satellite scientifico europeo Euclid, lanciato con successo per esplorare l’energia oscura e i misteri della materia oscura, contribuendo così a comprendere alcuni dei segreti dell’universo. Euclid è il gioiello tecnologico delle ambiziose missioni scientifiche dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con il contributo di molte agenzie spaziali nazionali, tra cui ASI, CNES e UKSA – le agenzie spaziali italiana, francese e britannica. È stato lanciato con successo a bordo di un veicolo SpaceX Falcon 9 da Cape Canaveral in Florida.

Durante la sua missione, della durata di sei anni, Euclid mapperà la struttura dell’universo su larga scala fino a una distanza di oltre 10 miliardi di anni luce, per mostrare come si è espanso e come si è evoluta la sua struttura negli ultimi tre quarti della sua storia.

La missione ha il compito di rispondere ad alcune delle domande fondamentali della cosmologia moderna, come, ad esempio, come si è formato l’universo e perché si sta espandendo a un ritmo accelerato invece di essere rallentato dall’attrazione gravitazionale.

Euclid mapperà diversi miliardi di galassie in modo tridimensionale. La luce proveniente da queste galassie viene deviata dall’interazione gravitazionale con la materia interstellare oscura prima di raggiungere noi sulla Terra, un effetto noto come lente gravitazionale, producendo una distorsione nella sagoma delle galassie. Misurando tali distorsioni nelle immagini ottenute da Euclid, gli scienziati saranno in grado di osservare la distribuzione della misteriosa materia oscura nell’universo e come si stia evolvendo su scala temporale cosmica, sotto l’effetto combinato della gravità e dell’energia oscura, un elemento chiave per capire perché l’espansione dell’universo stia ancora accelerando miliardi di anni dopo il Big Bang.

“Sono davvero soddisfatto di questo lancio e di sapere che la nostra esperienza, la nostra tecnologia e la nostra capacità aiuteranno l’umanità a comprendere meglio alcuni dei più grandi misteri dell’ Universo – ha dichiarato Massimo Comparini Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – Questo lancio conferma l’assoluta capacità di Thales Alenia Space di guidare lo sviluppo di missioni scientifiche ad alta tecnologia come Euclid attraverso un consorzio industriale che include PMI accanto alla comunità scientifica.  Questo progetto ha beneficiato dell’esperienza passata della nostra azienda nella costruzione di numerose piattaforme scientifiche, tra cui quelle dei satelliti Herschel e Planck. Un altro gioiello di tecnologia si aggiunge alla lunga lista di satelliti sviluppati da Thales Alenia Space per servire la scienza d’avanguardia”.

Thales Alenia Space è il prime contractor del satellite della missione Euclid ed è anche responsabile del suo modulo di servizio, oltre a guidare il team industriale composto da oltre 80 aziende altamente specializzate e 140 subappaltatori provenienti da 21 Paesi europei, tra cui Airbus Defence and Space che fornisce il telescopio e Leonardo che fornisce equipaggiamenti chiave nonché una serie di piccole e medie imprese altamente qualificate. Il team del programma di Thales Alenia Space e l’intero consorzio industriale lavorano a questa straordinaria missione da dieci anni, dal luglio 2013. Questa missione è particolarmente importante per i team di Thales Alenia Space, in quanto illustra perfettamente lo scopo dell’azienda – Space for Life – per comprendere meglio la  Terra e  l ‘Universo.

Un’orchestra complessa con strumenti che suonano insieme 

Il payload di Euclid è costituito da un telescopio di 1,2 metri di diametro e da un banco ottico freddo che ospita i piani ottici di due strumenti ottici: il Visible Instrument (VIS) e lo Spettrofotometro del vicino infrarosso (NISP). Il telescopio di Euclid è progettato per operare nella porzione visibile dello spettro e nel vicino infrarosso, appena oltre la gamma di lunghezze d’onda del rosso che l’occhio umano può vedere. Raccoglierà la luce di oggetti cosmici lontani e la trasmetterà ai due strumenti. Questi due strumenti opereranno in tandem, registrando simultaneamente i dati provenienti da alcune porzioni di cielo osservate dal telescopio.

  • Lo strumento VIS misurerà con precisione le forme delle galassie utilizzando le immagini più nitide delle galassie lontane, attraverso un mosaico di 36 sensori CCD, ciascuno composto da una matrice di 4.000 x 4.000 pixel. Questo darà al rivelatore un totale di oltre 600 megapixel.
  • Lo strumento NISP utilizzerà 16 rivelatori HgCdTe nel vicino infrarosso, ciascuno composto da una matrice di 2000 x 2000 pixel, e otterrà misure spettroscopiche delle galassie dividendo la loro luce in singole lunghezze d’onda per dedurre il loro spostamento verso il rosso gravitazionale. Ciò consentirà ai cosmologi di stimare, in base alla loro velocità di recessione, la distanza di queste galassie.

La combinazione dei dati VIS e NISP aiuterà gli scienziati a determinare il tasso di crescita delle strutture galattiche e quindi a misurare la quantità di materia oscura e di energia oscura e a discernere il possibile effetto di un comportamento della gravità su scala cosmica diverso dalle previsioni della Relatività Generale di Einstein.  I dati di Euclid costituiranno la più grande e accurata indagine 3D dell’Universo mai realizzata.

Comunicare a 1,5 milioni di chilometri di distanza

Alto 4,7 metri e con un peso di circa 2 tonnellate al momento del lancio, Euclid fornirà 150.000 immagini ad alta definizione e le relative informazioni cromatiche e spettrali, pari a quasi un 850 gigabit di dati al giorno. Questa enorme quantità di dati sarà trasmessa dal satellite dalla sua orbita intorno al punto di Lagrange L2 Sole-Terra, a una distanza di 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, utilizzando il suo sistema di trasmissione dati a radiofrequenza in banda K (26 GHz). Euclid incorpora anche un sistema in banda X per controllare e monitorare il veicolo spaziale e misurare la sua distanza dalla Terra.

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