Il rigassificatore offshore previsto nel Mar Ligure sarà posizionato 4 chilometri al largo dalla costa dei Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Savona. Lo annuncia il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di Governo per la costruzione dell’opera Giovanni Toti al termine di un incontro con i vertici di Snam, che in queste ore ha presentato un’istanza al Ministero dell’Ambiente.
La condotta subacquea sbarcherà a Vado, Cairo Montenotte e Altare, verso il Nord Italia. Soddisferà il 7% del fabbisogno di gas nazionale. L’attivazione dell’impianto è prevista nel secondo semestre 2026 in vece del rigassificatore di Piombino.
Il sistema di funzionamento della nave rigassificatrice del Mar Ligure, “e’ lo stesso sistema adottato a Livorno: c’e’ una boa galleggiante, la nave si aggancia alla boa e il gas arrivera’ sulla costa con una condotta. La parte di gasdotto sul fondo del mare e’ da realizzare, cosi’ come il gasdotto che dalla costa si allaccera’ alla rete nazionale“. Lo ha spiegato l’ad di Snam Stefano Venier, incontrando la stampa a Genova, a seguito della riunione con il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di governo per il rigassificatore, Giovanni Toti. “I lavori per l’impianto richiederanno almeno un paio d’anni: andranno realizzati una torretta con aggancio, la condotta sottomarina e la condotta a terra”.