La regina d’Egitto, Cleopatra, che aveva sedotto Cesare e Marcantonio, si suicidò secondo alcune fonti storiche il 30 agosto del 30 a.C. quando realizzò che nulla avrebbe potuto nei riguardi del futuro imperatore romano Ottaviano Augusto. Cleopatra nacque nel 69 a.C. ad Alessandria e fu l’ultima regina della dinastia tolemaica, la settima e forse la più celebre delle regine che portarono questo nome. Plutarco scrive: ”Aveva una voce dolcissima simile ad uno strumento musicale con molteplici corde in qualunque idioma volesse esprimersi”, aggiungendo: ”Era piccola, esile e spregiudicata”.
Le sei regine che la precedettero furono segnate da eventi tragici fino a lei, Cleopatra VII, morta suicida. Con la sua bellezza e il suo irresistibile fascino, divenne l’amante di Cesare e nel 47 a.C. gli diede un figlio: Cesarione. Cleopatra, regina d’Egitto, voleva che il suo Impero fosse il più potente e sperava nell’aiuto di Cesare per stabilire un’alleanza tra Alessandria e Roma, ma nel 44 a.C Cesare venne assassinato da Bruto e Cassio e Cleopatra tornò ad Alessandria. Dopo la morte di Cesare, Cleopatra conquistò Marco Antonio, governatore d’Oriente e prosecutore del progetto orientale di Cesare, ma dopo la battaglia di Azio, il 1 settembre del 31 a.C., che vide schierarsi da una parte Ottaviano (che non rinunciava al suo progetto di annettere l’Egitto a Roma), dall’altra la coppia Antonio-Cleopatra, desiderosi di rendere forte e indipendente l’Egitto, Cleopatra, quando ormai era evidente la vittoria di Ottaviano, fuggì con la sua flotta e Antonio, anziché resistere, la seguì in Egitto.
Ingannato dalla sua amata, Antonio si suicidò tra le braccia di Cleopatra, la quale tentò poi di sedurre Ottaviano che la fece però prigioniera, non cedendo al suo fascino. Solo allora, rendendosi conto che le sue speranze di raggiungere l’indipendenza dell’Egitto erano vanificate, scelse un aspide, simbolo del peccato, per morire: era il 30 a.C. e Cleopatra aveva solo 39 anni.