A Festambiente le speculazioni di Legambiente sui fenomeni meteo di luglio

Inaugurata oggi Festambiente 2023, il festival nazionale di Legambiente: esordio particolarmente scomposto scientificamente, con speculazioni sui fenomeni meteo delle scorse settimane
MeteoWeb

Taglio del nastro per Festambiente 2023. A Rispescia (località Enaoli), nel cuore della Maremma, ha preso ufficialmente il via la 35ª edizione del festival nazionale di Legambiente, in programma dal 2 al 6 agosto con un calendario ricco di eventi, dibattiti, musica, teatro, cinema e iniziative per grandi e piccini. Lotta alla crisi climatica e accelerazione della transizione ecologica i temi portanti al centro della manifestazione e su cui l’associazione ambientalista da Rispescia (Grosseto) chiede al Governo e alle istituzioni “soluzioni urgenti, facendo di più e più velocemente. È tempo ormai di rispondere con i fatti rispetto a quanto sta accadendo in Italia, dove nei primi cinque mesi del 2023 gli eventi meteo estremi sono aumentati del 135% rispetto a quelli di inizio 2022. Eppure il Paese – rileva la ong – è in ritardo nella realizzazione di nuovi impianti da rinnovabili: a fine 2022, sono 1.364, infatti, quelli in lista d’attesa e ancora in fase di valutazione, il 76% distribuito tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna“. Immancabile la speculazione sui fenomeni meteo estremi recenti, strumentalizzati e considerati legati ai cambiamenti climatici (in modo totalmente antiscientifico).

Quanto accaduto nelle scorse settimane in Italia, martoriata da tempeste, alluvioni, grandinate, ondate di calore e incendi, è l’ennesimo campanello d’allarme che suona per ricordarci che la crisi climatica sta accelerando la sua corsa e che non c’è più tempo da perdere. Al Governo Meloni – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – chiediamo un atto di responsabilità, servono politiche climatiche ambiziose e interventi concreti non più rimandabili a partire dall’approvazione definitiva del piano nazionale di adattamento climatico, stanziando anche le risorse economiche per attuarlo, e dalla redazione di un Pniec, piano integrato energia e clima, più ambizioso di quello da poco inviato in Europa“. L’emergenza planetaria, ha proseguito, “si contrasta puntando con decisone sulla neutralità climatica e su una veloce transizione ecologica che metta al centro le rinnovabili e i progetti su economia circolare, agroecologia, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, lotta al consumo di suolo e tutela della biodiversità“.

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