Alto Adige: i ghiacciai hanno perso 1,5 metri di spessore

Attualmente i ghiacciai stanno perdendo in media 5 centimetri di ghiaccio al giorno e 1,5 metri di spessore
MeteoWeb

In una nota la Provincia di Bolzano rende noto che nell’estate 2023 i ghiacciai altotesini hanno perso in media un metro e mezzo di ghiaccio. Per le vedrette di Ries, in Valle Aurina, la perdita è stata un po’ inferiore, mentre la misurazione dello spessore non viene più effettuata per il ghiacciaio di Fontana Bianca, in Val d’Ultimo, poiché negli ultimi anni si è disintegrato in tre parti secondo il personale dell’Ufficio provinciale Idrologia e dighe, dopo i rilevamenti condotti nell’attività di monitoraggio soprattutto sulle Vedrette di Ries, oltre che sulla Vedretta Lunga in Val Martello e, insieme al Comitato Glaciologico Italiano, sul ghiacciaio di Malavalle in Val Ridanna.

Rudi Nadalet dell’Ufficio provinciale Idrologia e dighe dell’Agenzia per la Protezione civile ha riferito che: “Attualmente i ghiacciai stanno perdendo in media cinque centimetri di ghiaccio al giorno. La causa è la combinazione di ghiaccio nudo, quando i ghiacciai non hanno più uno strato protettivo di neve, con le alte temperature durante il giorno e anche di notte. Ad esempio, durante le notti passate, la temperatura dell’aria alla stazione meteorologica di Punta Beltovo di dentro, a 3328 metri sul livello del mare, non è mai scesa sotto i 7°C“.

L’andamento dello scioglimento dei ghiacciai rispetto all’anno scorso

In questi giorni, l’incremento dello scioglimento dei ghiacciai porta ad un intenso trasporto di sedimenti nelle acque: nel pomeriggio di ieri (23 agosto), ad esempio, Nadalet ha misurato un trasporto di sedimenti fino a dieci km al secondo presso la stazione idrometrica sul Rio Solda, vicino a Ponte Stelvio, con una portata di circa dieci metri cubi al secondo.

Il Rio Solda ha un bacino idrografico di 130 km² a Ponte Stelvio, nel quale trasporta anche le acque di fusione del Rio Trafoi, che confluiscono a Gomagoi. Un bilancio estivo definitivo, però, sarà disponibile ad inizio ottobre, dopo la fine dell’anno idrologico.  Roberto Dinale, direttore dell’Ufficio provinciale Idrologia e dighe ha spiegato: “I segnali indicano una perdita di ghiaccio superiore alla media, anche se non sarà così grave come l’anno scorso“.

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