Estate 2023: il souvenir preferito è un prodotto alimentare tipico

Secondo un'indagine della Coldiretti/Ixé il souvenir preferito dell'estate 2023 è tutto da mangiare
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Nell’ultimo controesodo di agosto che segna la fine dell’estate 2023 per la maggior parte degli italiani, Coldiretti/Ixè ha condotto un’indagine, secondo la quale oltre 1 italiano su 2 (51%) in vacanza quest’anno  ha scelto di acquistare prodotti alimentari tipici. Gli italiani sono preoccupati per il rincaro dei prezzi e appena il 19% dei 37,5 milioni di italiani in vacanza durante questa estate torna a mani vuote a casa dalle ferie, anche se la crisi, come sottolinea la Coldiretti, spinge verso spese utili, con i prodotti tipici che vincono dunque su tutte le altre scelte.

Al secondo posto tra i souvenir – continua la Coldirettisi collocano gadget, portachiavi, magliette cartoline e prodotti artigianali. Le specialità più acquistate sono sicuramente i formaggi davanti a salumi, dolci, vino e olio extravergine d’oliva, secondo Coldiretti/Ixè“. “L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza recente favorita” – sottolinea la Coldirettidal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica per acquistare prodotti locali a chilometro zero direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola“. “Particolarmente apprezzate sono state infatti le scelte alternative per conoscere – sottolinea Coldirettiuna Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che ben il 72% degli italiani in vacanza dichiara di visitarli magari anche solo con una gita in giornata“.

Gli agriturismi sono i più gettonati

Nell’estate 2023, secondo Terranostra e Campagna Amica i 25mila gli agriturismi presenti in Italia sono stati spesso il luogo di vacanza preferito, simboli di un turismo più sostenibile che ha portato le strutture a incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

Nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti si registra il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche.

La ricerca dei prodotti alimentari tipici

La ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente irrinunciabile – spiega Coldirettidelle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa con 320 specialità a indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5450 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica“.

La tavola si classifica come la voce principale del budget delle famiglie in ferie in Italia – conclude la Coldiretticon circa un terzo della spesa totale destinato al consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquisti di cibo di strada, specialità enogastronomiche o souvenir“.

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