Grandi opere, avanzano i 31 progetti di Webuild: grande spettacolo per l’alta velocità Napoli-Bari | VIDEO

31 i grandi progetti infrastrutturali sui cui Webuild è impegnata in Italia, con una filiera di 10.500 imprese. Le immagini dell'alta velocità Napoli-Bari
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Ad agosto i grandi cantieri Webuild in Italia vanno avanti. L’operatività è garantita al Nord, al Centro, al Sud e nelle isole, per l’avanzamento delle 31 grandi opere che Webuild sta realizzando in partnership con una filiera di 10.500 imprese, e una forza lavoro che solo in Italia per il Gruppo conta oltre 16.300 occupati, tra personale diretto e di terzi. Delle persone occupate, circa 9.500 sono concentrate al Nord e oltre 6.800 al Centro e al Sud, isole comprese. Un impegno a realizzare le infrastrutture più rapidamente possibile, insieme a tutta la filiera, con le donne e gli uomini coinvolti nelle lavorazioni, che contribuirà alla realizzazione di alcuni dei più importanti progetti di mobilità sostenibile su cui l’Italia sta investendo, anche con finanziamenti PNRR.

Al Sud, in Sicilia, ad agosto proseguono le lavorazioni su tutte le sette tratte ferroviarie della Palermo-Catania-Messina che Webuild sta realizzando con una filiera di circa 800 società. In particolare, sulla linea Messina-Catania, per le tratte Taormina-Giampilieri e Fiumefreddo-Taormina/Letojanni avanzano le attività di bonifica bellica e la realizzazione degli imbocchi delle gallerie e dei viadotti, e proseguono le attività propedeutiche all’arrivo, programmato per settembre, della TBM che scaverà la Galleria Sciglio.

Sempre al Sud, proseguono anche i lavori per la linea Napoli-Bari, l’alta velocità e alta capacità ferroviaria che abbatterà i tempi di viaggio per persone e merci tra Puglia e Campania. In particolare, nei cantieri della tratta Apice-Hirpinia, in provincia di Avellino, come da programma, sono in fase di avvio le operazioni per lo scavo con TBM della Galleria Grottaminarda, uno dei tre tunnel da realizzare sugli oltre 18 chilometri di tracciato della tratta che attraverserà l’Appenino. La galleria nel suo complesso avrà una lunghezza di 1.990 metri. La TBM, che ha una testa fresante di oltre 12 metri di diametro ed è la più grande attualmente in funzione in Italia, scaverà in media 15 metri al giorno in direzione Apice, dove è prevista arrivare a inizio 2024.

Al Centro, nei cantieri della Linea C della Metro di Roma, proseguono le attività di deviazione dei sottoservizi per le aree di Stazione Venezia, avviate lo scorso giugno, che si aggiungono alle lavorazioni in corso per la Tratta T3 (da San Giovanni a Colosseo/Fori Imperiali) con le stazioni Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali.

Al Nord, nei cantieri della Linea 4 della Metro di Milano, le attività vanno avanti su tutte le tredici stazioni della tratta che dal centro, oltre San Babila, arriva ad ovest fino a Stazione San Cristoforo. Si andrà avanti in particolare con i lavori di finitura per tre stazioni del centro – Santa Sofia, Vetra e Sant’Ambrogio – e con l’illuminazione delle tratte in galleria.

Ancora al Nord, nei cantieri del Terzo Valico di Giovi-Nodo di Genova, dove sono attivi diversi fronti di scavo, in questi giorni le attività sono concentrate sulla riattivazione della Galleria Facchini, programmata per la prima metà di agosto. La Galleria Facchini è la prima galleria del Nodo arrivando da nord e permetterà il transito dei treni che trasportano container di nuova generazione provenienti dal Porto di Genova. Sempre a Genova, nel cantiere subacqueo della Nuova Diga Foranea, proseguono le attività di consolidamento del fondale marino e la bonifica bellica su alto fondale, quest’ultima effettuata, prima volta in Italia, con impiego di un impianto iperbarico.

Prosegue anche l’iniziativa “Cantieri Trasparenti”, il primo progetto di comunicazione attiva con i territori realizzato in cantieri infrastrutturali, promosso da Webuild, che permette di seguire in tempo reale alcuni delle principali opere che il Gruppo ha in corso in Italia. Oggi 30 webcam live, nel rispetto della privacy, permettono di “entrare” nei cantieri del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, della Metro 4 di Milano, della Linea C della Metro di Roma, dell’alta velocità/alta capacità Verona-Padova e della tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova. Altre webcam saranno attivate a breve, nei cantieri dell’alta capacità Messina-Catania e, a seguire, in quelli dell’alta velocità Napoli-Bari.

Alta velocità Napoli-Bari, la talpa aurora inizia a scavare le montagne dell’Appennino

Aurora inizia a scavare le montagne dell’Irpinia. Si chiama così la grande talpa meccanica che, dopo aver viaggiato per mare e per terra, negli ultimi mesi è stata rimontata e posizionata per scavare la galleria Grottaminarda. Oggi è pronta per iniziare il suo cammino, tappa fondamentale nel progetto di portare l’alta velocità ferroviaria fino a Bari, lì dove non era mai arrivata. La linea Napoli-Bari è infatti una delle appendici naturali dell’alta velocità italiana (oltre 150 chilometri di percorso che saranno coperti in meno di due ore) e proprio la tratta Apice-Hirpinia ne rappresenta il tassello chiave per superare l’Appennino e prendere la direzione della Puglia alla velocità di 250 km/h. Il lotto, che viene realizzato dal Gruppo Webuild su commissione di RFI – Rete Ferroviaria Italia, collegherà le città di Benevento e di Avellino attraverso 18,7 chilometri di linea, 13 dei quali saranno in galleria. Da qui l’importanza strategica delle talpe meccaniche, al lavoro per scavare i tunnel dove un giorno correranno i treni, che saranno chiamate a completare la costruzione di tre gallerie. Oltre ai 13 chilometri in sotterranea, il lotto prevede anche la realizzazione di quattro viadotti, progettati per integrarsi alla perfezione con il paesaggio circostante.

La corsa dei treni da Napoli a Bari sarà intervallata dalle fermate su due stazioni strategiche, entrambe da costruire: la stazione di Hirpinia, che avrà una superficie di 22mila metri quadrati, e quella di Apice, entrambe pensate per trasformarsi in veri e propri hub territoriali.

Attualmente nel solo lotto di Apice-Hirpinia sono al lavoro oltre 300 aziende fornitrici e 500 persone, tra ingegneri, tecnici e operai. Secondo i calcoli del Gruppo, quando saranno operative tutte le 8 TBM previste per questo lotto, saranno necessarie 800 persone specializzate nello scavo meccanizzato. Professionalità che il Gruppo intende formare anche dal bacino di aspiranti lavoratori del Sud, a conferma dell’impatto che i grandi cantieri hanno sul lavoro e sulla crescita dei territori. Tutto questo per una sezione di un’opera ben più vasta, per la quale il Gruppo Webuild è impegnato su più fronti, come quello della Napoli-Cancello (15,5 chilometri), ovvero l’origine del nuovo collegamento. Nell’insieme, calcola Rete Ferroviaria Italiana, la Napoli-Bari avrà un impatto considerevole sul Sud, riuscendo a trasportare 2,3 milioni di passeggeri ogni anno.

Alta velocità Napoli-Bari, il progetto della tratta Apice-Hirpinia
Alta velocità Napoli-Bari, la talpa Aurora si prepara a scavare la galleria Grottaminarda
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