Gli incendi in Grecia proseguono per il settimo giorno consecutivo. La situazione risulta alquanto complessa nel Nord del Paese, ma è in netto miglioramento alle porte di Atene. Il rogo più grande, che ieri era caratterizzato da un fronte unico di 15 km, infuria nella regione settentrionale di Evros, nei pressi della città portuale greca di Alessandropoli e al confine turco.
Il portavoce dei vigili del fuoco Yiannis Artopios alla televisione di stato ERT ha dichiarato: “Sfortunatamente, Evros è la parte più attiva di tutti i fronti che stiamo affrontando in questo momento e forse la sezione più difficile per oggi“. L’incendio sta devastando in particolare la foresta protetta di Dadia, un parco nazionale che rappresenta un eccezionale habitat o zona di svernamento per i rapaci.
I fronti attivi degli incendi in Grecia
Vicino ad Atene, Artopios ha riferito: “attualmente non esiste un grande fronte attivo sul Monte Parnes“. Infine, un terzo incendio divampava ancora in Beozia, a nord di Atene, ma l’andamento dei roghi sta migliorando. Tuttavia, oggi venerdì 25 agosto il rischio di incendi è molto alto nella Grecia centrale e nella regione di Atene. Le autorità ritengono che i piromani siano dietro i molteplici fronti degli ultimi giorni e hanno aperto indagini che ora coinvolgono il Servizio nazionale di intelligence e il Dipartimento di Prevenzione Incendi, come ha riferito il portavoce dei vigili del fuoco.
Artopios ha aggiunto: “Potremo dimostrare che c’è un intervento su questi fronti“. Nel 2023, secondo l’Osservatorio nazionale, gli incendi, che il governo attribuisce anche al cambiamento climatico, hanno bruciato più di 120.000 ettari nel paese, tre volte la media annuale dal 2006, ha osservato da parte sua l’Osservatorio europeo sugli Incendi boschivi.
Il bilancio delle vittime
Nel parco nazionale della foresta di Dadia, nel nordest del Paese e vicino al confine con la Turchia, è stato rinvenuto un corpo. In queste zone, le autorità stanno lottando contro quello che è stato definito il più grande incendio registrato nell’Unione europea. Il ritrovamento di questo corpo porta a 21 il bilancio totale delle vittime di questa settimana negli incendi in Grecia: 18 corpi erano stati scoperti martedì 22 agosto vicino a una baracca in un’area della foresta Dadia vicino alla città nord-orientale di Alexandroupolis, il corpo di un’altra persona era stato trovato lunedì 21 agosto in un bosco; e sempre lunedì 21 agosto nella regione centrale della Beozia un uomo era stato trovato senza vita in un recinto di pecore, dopo aver tentato di salvare il bestiame da uno dei roghi.
Al momento non ci sono notizie delle persone disperse nella Grecia nord-orientale, e le autorità hanno il sospetto che i corpi ritrovati nell’area siano dei migranti che potrebbero aver attraversato il Paese di recente dal vicino confine con la Turchia. E’ stata prontamente attivata la squadra greca per l’identificazione delle vittime di catastrofi per le identificazioni ed è stata istituita una linea telefonica attiva in inglese, arabo, pashto, turco e urdu a cui possono rivolgersi i potenziali parenti delle vittime. L’incendio nella regione di Alexandroupolis sta bruciando per il settimo giorno consecutivo, dopo essersi congiunto con incendi più piccoli.