La tundra artica è un bioma relativamente giovane ed è vulnerabile all’impatto del riscaldamento globale. Tuttavia, poco si sa su come la flora artica si sia evoluta nel tempo. In uno studio pubblicato di recente sulla rivista Nature, gli esperti hanno condotto un’indagine sull’origine e sulla dinamica evolutiva della flora artica mediante il campionamento di 32 ramificazioni di angiospermi che insieme comprendono 3626 specie. Gli autori dello studio hanno dimostrato che la dispersione nell’Artico e la diversificazione in situ nell’Artico ha delle tendenze simili nel tempo, a partire da circa 10-9 milioni di anni fa, con cambiamenti bruschi intorno a 2,6 milioni di anni fa. Inoltre, gli esperti hanno scoperto l’esistenza di un corridoio di dispersione nel lungo termine tra l’Artico e il Nord America occidentale.
I risultati dello studio suggeriscono che l’avvio e la diversificazione della flora artica potrebbe essere stato guidato congiuntamente dal cambiamento progressivo dal paesaggio e dai cambiamenti climatici e dalle fluttuazioni del livello del mare a partire dal primo Miocene superiore. I risultati di questo studio hanno importanti implicazioni per la conservazione, dati i rapidi cambiamenti climatici nell’Artico.
L’evoluzione nel tempo della flora dell’artico
L’Artico copre un’area di circa 7,11 milioni km², e rappresenta il 5% della superficie terrestre e svolge un ruolo essenziale nel clima globale, in quanto funziona come una grande piscina di carbonio e metano con un lento tasso di cessazione. Questa regione è soggetto al riscaldamento 3-4 volte superiore la media globale negli ultimi 50 anni.
Questo bioma può tollerare condizioni ambientali difficili associate con una breve stagione di crescita, una bassa temperatura media annuale, e un’estrema stagionalità. Complessivamente, gli esperti hanno esaminato circa 2130 specie di angiospermi e sottospecie che si trovano nell’Artico e 84 specie sono endemiche a questo regione terrestre. La composizione, la densità e la distribuzione della vegetazione dell’Artico stanno cambiando a causa del riscaldamento globale. Pertanto, è importante approfondire come è evoluta nel tempo la tundra artica.
Come si presentava la tundra artica 50 milioni di anni fa
L’origine e le dinamiche evolutive di questo unico e fragile bioma, tuttavia, rimangono poco esplorate dagli studiosi. L’attuale area della tundra artica senza alberi era coperta da foreste sempreverdi di latifoglie nell’ultimo periodo del Paleocene e nel Primo Eocene (c. 50-56 Milioni di anni fa), e successivamente da una densa foresta di conifere nei periodi freddi del Eocene. Le ricostruzioni paleo-ambientali sostengono l’ipotesi che nell’Artico c’era un ambiente caldo e privo di ghiaccio durante il medio Eocene (ca. 45 milioni di anni fa). A partire dalla Transizione oligocenica dell’Eocene (c. 34 Ma), e soprattutto il Miocene medio (c. 17-14 Ma), il clima globale è deteriorato.
Alcune prove macro-fossili suggeriscono che la tundra artica si è sviluppata alla fine del Neogene o nel primo Pleistocene (c. 3-2 Milioni di anni fa) in accordo con il momento in cui le temperature globali sono diminuite bruscamente. Tuttavia, le analisi filogenetiche molecolari indicano che gli antenati di alcuni lignaggi artici originati nel medio-tardo Miocene si sono evoluti fino alle condizioni attuali dell’Artico.