Maltempo, ancora scintille Meloni-Bonaccini: convocato tavolo in Emilia Romagna

Torna a fare discutere il botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che la accusa di essersi disinteressata alla ricostruzione dopo l'alluvione
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Torna a fare discutere il botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che la accusa di essersi disinteressata alla ricostruzione dopo l’alluvione. “Mi pare che Bonaccini sia molto nervoso e non credo per il tema ricostruzione, ma per le scelte che abbiamo fatto sul commissario”, è l’affondo della presidente del Consiglio. “Non ho capito se Bonaccini, quando vuole incontrare me, non riconosce la figura del commissario Figliuolo. Se qualcuno vuol fare politica sulla ricostruzione può farlo, ma deve sapere che lo sta facendo sulla pelle dei cittadini”.

In risposta, il commissario straordinario alla ricostruzione, convoca un tavolo per giovedì 24 agosto alle 10 del mattino. Una riunione per elaborare un piano di interventi ripristino e riparazione che “tenga conto delle necessità prospettate dagli amministratori locali e delle priorità dettate dal quadro di situazione generatosi in seguito agli eventi alluvionali dello scorso maggio”.

L’incontro si terrà nella sede della Regione Emilia-Romagna e, precisa il commissario, “si rende necessario per sottoporre l’insieme degli interventi a ulteriori verifiche preliminari, anche in ragione della complessità dei nuovi fattori climatici e idro-geologici che impattano sul reticolo idraulico e sui versanti collinari e montuosi”.

Nei giorni scorsi, la premier aveva già definito la “fretta” di Bonaccini per le risorse come una “ripicca per non aver ottenuto il ruolo di commissario”. In una lettera, Meloni aveva accusato il governatore di cercare visibilità sollevando polemiche inutili, perché il governo ha già stanziato 4,5 miliardi per la Romagna.

Bonaccini invece sostiene che le uniche risorse giunte finora sono quelle erogate da Regione e Protezione civile, e dalla festa dell’Unità di Ruda, in provincia di Udine, attacca: sugli indennizzi post alluvione “ad oggi restano vane le promesse del Governo. Se in Emilia Romagna non si fossero messe in atto azioni preventive e assolutamente tempestive come la chiusura delle scuole – sostiene Bonaccini- si sarebbero potuti verificare tanti altri lutti”.

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