C’è anche la Protezione civile italiana in Slovenia, tra le popolazioni colpite dagli eventi alluvionali nei giorni scorsi. “Dopo una serie di sopralluoghi, appena compiuti da un team del nostro dipartimento e da tecnici della Provincia autonoma di Trento con le autorità slovene – spiega il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci – sono state individuate le aree di intervento in cui lavorare per il ripristino della viabilità di alcune aree danneggiate dalla devastante alluvione: le municipalità di Skofja Loka, Godic e Dobrova. L’Italia, con le sue strutture regionali, ancora una volta dà prova concreta di vicinanza anche alle popolazioni straniere colpite da disastri naturali”.
Nel territorio di Skofja Loka gli interventi del contingente italiano, ricorda Musumeci, riguardano il ponte Zminec bodovlje e il ponte Sveti Andrej. Il primo riveste un’importanza strategica perché permette agli studenti di raggiungere facilmente le strutture scolastiche; il secondo è un ponte completamente travolto dalla piena del torrente Hrastnica. A Godic l’intervento si concentrerà presso il ponte Stahovica Godic kamnic, una grande infrastruttura di collegamento tra diverse zone della municipalità, al momento completamente inservibile.
A Dobrova il contingente italiano si occuperà del ponte di Gabrje, chiuso al transito e particolarmente importante per le tante attività agricole presenti nella zona. Le varie fasi della trasferta del Servizio nazionale di Protezione civile, coordinate dal capo dipartimento Fabrizio Curcio, prevedono l’invio in Slovenia di ponti Bailey e di escavatori da 25 tonnellate, messi a disposizione dalla Provincia Autonoma di Trento, ponti logistici della Regione Veneto e tre escavatori da 17,5 tonnellate dell’Esercito Italiano.