Spazio, c’è anche un po’ di Italia nella missione Chandrayaan-3: Zoppas Industries sbarca sulla Luna

I riscaldatori dell’azienda veneta Zoppas Industries sono stati utilizzati nella missione Chandrayaan-3 dell’India sulla Luna
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C’è anche un po’ di Italia nell’impresa realizzata dall’India il 23 agosto scorso, quando ha fatto atterrare in sicurezza un lander sulla Luna nella missione Chandrayaan-3 (CH-3), diventando non solo il 4° Paese al mondo ad aver effettuato un allunaggio ma anche il primo Paese a farlo nell’area del polo sud lunare. La missione rappresenta una sfida tecnologica intrapresa dall’India, guidata dall’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO). Il suo obiettivo è sviluppare una sonda in grado di raggiungere la Luna, eseguire un atterraggio morbido, condurre l’esplorazione della superficie lunare e raccogliere preziosi dati scientifici.

La missione Chandrayaan-3, guidata dall’ISRO, coinvolge una dozzina di centri di ricerca spaziale ISRO che collaborano alla progettazione, sviluppo, test e realizzazione dei tre moduli. Questi sforzi sono coordinati dal Centro satellitare UR Rao (URSC) a Bangalore. Grazie al lander Vikram, progettato per un atterraggio delicato sulla superficie lunare, e al rover Pragyan preparato per esplorare il terreno dopo l’atterraggio, l’obiettivo principale della missione è raccogliere dati scientifici che approfondiranno la nostra comprensione del suolo lunare.

La collaborazione Zoppas Industries-ISRO

Per trasportare il lander e il rover sul satellite, CH-3 dispone anche di un modulo di propulsione. Per garantire la sopravvivenza della navicella spaziale nelle variazioni estreme di temperatura dello spazio, gli esperti di ingegneria termica dell’URSC di Bangalore hanno ideato un sistema di bilanciamento termico. Questo sistema mantiene la temperatura di vari componenti entro limiti specificati. È controllato da un computer di bordo che utilizza vari sensori per il monitoraggio. Ed è qui che entra in gioco Zoppas Industries, azienda veneta che ha sviluppato i riscaldatori flessibili nel proprio stabilimento di Vittorio Veneto. I riscaldatori flessibili sono integrati in vari sottosistemi del veicolo spaziale, tra cui il sistema di propulsione, la struttura, le batterie, i carichi utili e i componenti robotici.

Zoppas Industries ha inoltre supportato ISRO in tutti i test a terra che hanno preceduto il lancio della missione e nella fornitura di riscaldatori per le precedenti missioni Chandrayaan 1 e 2, che hanno portato al primo tentativo – fallito nel settembre 2019 – di far atterrare il lander sulla Luna.

La collaborazione quasi decennale di Zoppas Industries con l’ISRO nei programmi spaziali istituzionali dell’India continua con lo Human Space Flight Center (HSFC) di Bangalore nella nuova ambiziosa missione di volo spaziale umano – Gaganyaan – che prevede un veicolo spaziale orbitale con equipaggio con tre membri in un’orbita a 400km della durata di 5-7 giorni. Il lancio è previsto per il 2025.

Oggi lo spazio è sinonimo di innovazione e rappresenta uno dei maggiori trend di crescita su cui sia le nazioni che i privati stanno investendo con convinzione, puntando a raggiungere presto un fatturato globale di mille miliardi di dollari – spiega Gianfranco Zoppas, Presidente di Zoppas Industries – Come Zoppas Industries, siamo in questa partita da anni, proprio grazie ai sistemi di bilanciamento termico che abbiamo sviluppato in collaborazione con le maggiori agenzie spaziali internazionali e operatori del settore. Circa il 4-5% dei nostri investimenti in ricerca sono indirizzati verso questo percorso, che non significa un cambio di pelle per il Gruppo ma piuttosto la continuazione del lavoro iniziato ai tempi del primo allunaggio quando, in California, ho iniziato ad interessarmi ai programmi spaziali e ai potenziali prodotti da sviluppare a questo scopo. Abbiamo iniziato con una semplice resistenza piatta per le pareti dei veicoli di lancio e siamo passati alla progettazione di riscaldatori ambientali complessi e ai relativi controlli dedicati. La space economy è destinata a diventare un elemento sempre più importante nel nostro core business”.

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