Prosegue in Germania l’inchiesta sull’esplosione ai due gasdotti Nord Stream dello scorso anno, “la più importante inchiesta nella storia del dopoguerra perché ha potenzialmente implicazioni politiche”, come ha commentato un alto funzionario della sicurezza, citato da der Spiegel.
“Una quantità impressionante di tracce portano all’Ucraina”, ha aggiunto la fonte, spiegano che i sabotatori si trovavano in Ucraina prima e dopo l’attentato. L’azione di sabotaggio è stata progettata per “arrecare danno duraturo alla funzionalità dello stato e delle sue infrastrutture. In questo senso è stato un attacco diretto alla sicurezza interna di uno Stato”, ha aggiunto.
“Tutti fanno finta di niente e rifuggono il tema delle conseguenze”, ha spiegato un parlamentare di un partito della maggioranza. La Germania “non può fare semplicemente finta di niente di fronte a un tale reato…sospendere il sostegno per l’Ucraina nella sua guerra contro la Russia sarebbe un’opzione”, conclude il settimanale.