Alluvioni in Emilia-Romagna, Marche e Toscana, Figliuolo: “nuove ordinanze per le aree colpite”

"La prospettiva del Governo, come ribadito dal presidente Meloni, è quella del pieno risarcimento dei danni subiti"
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Diverse ordinanze sono in arrivo nei prossimi giorni per accelerare la ricostruzione nelle aree di EmiliaRomagna, Marche e Toscana colpite dalle alluvioni di maggio. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, ha spiegato: “Stiamo operando su più fronti per uscire dall’emergenza. Il primo riguarda le ‘somme urgenze’ per dare copertura finanziaria a tutti gli interventi immediati rivolti prioritariamente al ripristino e alla riparazione di manufatti idraulici danneggiati, argini dei fiumi, deflussi, tratti di strade, nonché alla rimozione di accumuli e occlusioni. Sono attività già realizzate, in corso o da avviare da parte di Comuni, Province, Regioni e Consorzi di bonifica, per le quali sono disponibili per il 2023 circa 289 milioni. Parallelamente, sempre nell’ottica di superare l’emergenza, si sta agendo sulla messa in sicurezza del territorio, con ulteriori 449 milioni destinati a opere di difesa idraulica, viabilità e opere pubbliche“.

Altro fronte essenziale su cui stiamo lavorando speditamente è quello della semplificazione delle procedure. Il numero di Comuni alluvionati a oggi è di 91: 80 per l’Emilia-Romagna, 4 per la Toscana e 7 per le Marche. Abbiamo ricevuto dai sub-commissari le richieste per inserire altri Comuni nella lista allegata al decreto, per i quali stiamo effettuando i sopralluoghi. Il sistema regionale del Patto per il lavoro e il clima, che riunisce tra gli altri enti locali, associazioni datoriali e sindacati, ha sollecitato con forza le opere di ripristino durante il vostro ultimo incontro a Bologna. Ricostruzione significa superamento dell’emergenza. Occorre ripensare al territorio anche in considerazione dei cambiamenti climatici e sviluppare la progettualità secondo determinate direttrici: edifici pubblici, beni culturali, infrastrutture stradali e ambientali, e interventi sulle situazioni di dissesto idrogeologico. Al centro c’è la rigenerazione urbana nel rispetto dell’identità territoriale e soprattutto il rafforzamento delle difese del territorio, fornendo il necessario spazio ai fiumi e delocalizzando gli edifici posizionati in modo critico. Imprese e famiglie chiedono certezze e chiarezza sui rimborsi“.

Figliuolo ha aggiunto: “La prospettiva del Governo, come ribadito dal presidente Meloni, è quella del pieno risarcimento dei danni subiti e arriveranno le necessarie risorse di parte corrente. In questa direzione vanno le prossime ordinanze per famiglie e imprese, con le quali forniremo le indicazioni sulle modalità di inoltro delle domande, sulle perizie asseverate e sulle schede tecniche di rilevazione dei danni. Per accelerare le procedure per i ristori, attraverso un’ordinanza che sto per firmare, sarà adattata per la gestione delle istruttorie, entro il 15 novembre, la piattaforma informatica Sfinge già in uso per il sisma in Emilia-Romagna. Soggetto attuatore sarà la Regione. Intanto, tramite la Protezione Civile, continua l’erogazione da 3 a 5mila euro per ciascun nucleo familiare. A oggi sono 17.500 i contributi, per un totale di 52,5 milioni. Continueremo a erogare i contributi di autonoma sistemazione, dai 400 ai 900 euro mensili, alle famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. I contributi erogati finora ammontano a circa 7,6 milioni. Il governatore Bonaccini ha invocato lo sblocco di almeno un miliardo e chiesto di chiudere, e non di aprire, i cantieri entro l’inverno per evitare che eventi atmosferici ordinari possano trasformarsi in nuova distruzione“.

Regioni, Province, Comuni e soggetti attuatori hanno illustrato numerosi interventi per la messa in sicurezza del territorio, molti dei quali già avviati e da terminare prima dell’arrivo delle piogge invernali. Nei prossimi giorni emanerò un’ordinanza pilota per gli interventi più urgenti di ricostruzione, ripristino e riparazione, orientata alla messa in sicurezza dei corsi d’acqua e il cui testo è già stato inviato per l’intesa alla Regione Emilia-Romagna e per i pareri all’Anac e ai ministeri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e della Cultura. L’ordinanza, che ha tenuto conto delle proposte del territorio, comporta un finanziamento già assicurato di ulteriori 234 milioni e presenta numerose misure di semplificazione che saranno applicate anche agli interventi a seguire su rete viaria e opere pubbliche. Il decreto legge sulla ricostruzione prevede che entro tre mesi dalla sua nomina, dunque entro il 10 ottobre, siano approvati cinque piani speciali per la ricostruzione pubblica,” ha proseguito il Commissario. “La devastazione che ho visto nelle terre colpite mi ha toccato profondamente. Il nostro compito è di lavorare bene e rapidamente, con trasparenza. Abbiamo stabilito un piano di semplificazione e accelerazione dei processi, con l’obiettivo di ridurne i tempi, essendo in gioco la pubblica e privata incolumità. Siamo intervenuti ad esempio sulle procedure inserite nell’articolo 50 del Codice degli appalti, elevando la soglia per l’affidamento diretto dei lavori a 500mila euro. Il lavoro sviluppato è stato condiviso anche con l’Anac, con cui è stato stipulato un protocollo di vigilanza collaborativa. Nel senso della legalità e della trasparenza rientrano poi un protocollo per la legalità e una continua collaborazione con la Guardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri. Vitale è anche il dialogo con la Corte dei Conti, per un’azione amministrativa corretta e attenta. Se c’è sinergia istituzionale riusciremo a fare del bene ai nostri concittadini che stanno soffrendo i danni dell’alluvione“.

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