Il ghiacciaio Totten, nell’Antartide orientale, ha attirato l’attenzione del mondo intero per la portata dell’impatto ambientale che avrebbe il suo completo scioglimento: il livello globale del mare potrebbe aumentare di quasi quattro metri. È quindi necessario osservare l’intera regione della piattaforma continentale per monitorare e comprendere percorsi e meccanismi che interessano l’afflusso delle masse d’acqua calda. Tuttavia, tali osservazioni, in passato, sono state ostacolate dall’intensa presenza di ghiaccio marino e iceberg nella regione.
Ora, un gruppo internazionale di scienziati, che ha condotto osservazioni su larga scala da un elicottero lungo la costa dell’Antartide orientale, ha identificato, per la prima volta, i percorsi attraverso i quali l’acqua calda dell’oceano fluisce dall’oceano aperto verso le cavità del ghiacciaio Totten. I risultati dello studio sono stati pubblicati nell’edizione online di Geophysical Research Letters. Durante sei giorni di osservazioni, la squadra di ricerca è stata in grado di recuperare dati sulla temperatura e altro in 67 siti che coprono l’intera regione della piattaforma continentale al largo della Totten Ice Shelf, la porzione galleggiante del ghiacciaio Totten. Lo studio ha permesso agli scienziati di ottenere un quadro generale di come l’acqua calda dell’oceano scorre nella cavità della piattaforma di ghiaccio.
Il gruppo di ricerca, che comprende il Professore assistente Yoshihiro Nakayama e il Professore associato Shigeru Aoki, dell’Istituto di Scienze delle Basse Temperature dell’Università di Hokkaido, è riuscito a condurre osservazioni grazie a un elicottero, ottenuto con la collaborazione della Forza di Autodifesa Marittima del Giappone nell’ambito della 61esima Spedizione di Ricerca Antartica Giapponese. I ricercatori sono, dunque, saliti dalla rompighiaccio Shirase a bordo di un elicottero CH-10, per raggiungere i siti di osservazione dove hanno sganciato due tipi di sensori per l’osservazione dell’oceano: AXCTD, ovvero Airborne eXpendable Conductivity, Temperature and Depth e AXBT, ovvero Airborne Bathy-Thermograph. La squadra di ricerca, grazie ai dati rilevati dai sensori, ha potuto studiare la temperatura e la salinità sottomarina.
Il gruppo di scienziati ha scoperto che un ampio flusso di calore oceanico, che si estende per 150 chilometri tra le longitudini di 116,5 est e 120,5 est, si sta dirigendo verso la piattaforma. Tra i 50 e i 100 metri sopra il fondale marino, è stata osservata acqua marina con una temperatura di circa 1°C superiore alla temperatura di congelamento. Ciò ha mostrato, per la prima volta, l’immagine complessiva di una massa d’acqua calda che scorre verso la piattaforma di ghiaccio Totten.
Lo studio ha, inoltre, mostrato l’efficacia dell’uso degli elicotteri per condurre ricerche di questo tipo, in quanto sono più economici e più veloci di una nave rompighiaccio, hanno un’ottima manovrabilità e non sono influenzati dalle condizioni del ghiaccio marino.