E pensare che si fanno chiamare “ambientalisti”. Da tempo ormai, assistiamo agli atti vandalici di gruppi di giovani che imbrattano monumenti e opere d’arte in nome della difesa dell’ambiente e del pianeta. Questa volta, il gruppo Extinction Rebellion ha pensato bene di colorare di verde i canali del fiume Lauch che circondano il centro storico di Colmar, la “piccola Venezia” dell’Alsazia, nel nord-est della Francia. È successo nella giornata di sabato 16 settembre: gli attivisti hanno scaricato colorante verde nelle acque del Lauch per protestare contro il seppellimento di rifiuti tossici. Ora il sindaco li accusa di aver provocato la morte di numerosi pesci.
La stessa azione era stata intrapresa lo scorso maggio nel Canal Grande di Venezia. Il motivo di questo improvviso cambiamento di colore è lo stesso: la fluoresceina, un potente colorante organico che diventa verde a contatto con l’acqua. A Colmar è stato il gruppo Extinction Rebellion di Strasburgo a rivendicare l’iniziativa, diffondendo numerose foto delle fontane e dei canali tinti di verde. Sulla pagina Facebook di Extinction Rebellion Strasburgo, gli attivisti di questo “movimento di disobbedienza civile” precisano di voler mettere in guardia contro il progetto Stocamine, che consiste nello stoccaggio di rifiuti tossici (contenenti amianto o mercurio, per esempio) seppellendoli in un ex sito minerario a Wittelsheim (Alto Reno). I rifiuti interrati nelle gallerie devono essere circondati da un massetto in cemento per evitare la contaminazione della falda freatica.
“Ricordiamo che il colorante utilizzato chiamato Fluoresceina o Uranina è TOTALMENTE INNOCUO per gli esseri viventi (uomo, piante, animali). Viene utilizzato in oftalmologia, in piscicoltura e dagli speleologi”, assicurano gli attivisti sulla loro pagina Facebook. Questo colorante è già stato utilizzato in altre azioni in Francia: nel 2016 già ad Annecy, Rennes o Alès; o lo scorso marzo nelle acque del Var (questa volta per protestare contro la riforma delle pensioni), per esempio.
Arrestato un attivista
Ma domenica 17 settembre, il sindaco di Colmar Éric Straumann ha informato che gli abitanti hanno notato la comparsa sulla superficie delle acque del Lauch di numerosi pesci morti in seguito all’utilizzo del colorante. Lo stesso sindaco assicura di averne contati lui stesso “più di dieci, il che è anomalo perché di solito non lo vediamo”. “Il prodotto dovrebbe scomparire rapidamente ma l’acqua è ancora verde”, ha detto nel pomeriggio di lunedì 18 settembre a Le Figaro, più di 48 ore dopo questa azione.
Su Facebook, Éric Straumann ha espresso agli abitanti di Colmar la sua insoddisfazione. “L’autore del reato è stato identificato dalle Brigate Verdi. Stiamo continuando la procedura contro questo individuo”, ha scritto, denunciando l’”inquinamento” causato dagli ambientalisti. Lo stesso sindaco ha condiviso la foto di un pesce che galleggia, evidentemente morto, nelle acque verde fluorescente del Lauch.
Le Brigate Verdi (un corpo di guardie rurali che funge da Polizia municipale nei centri rurali) conferma di aver arrestato un uomo accusato dai turisti di aver scaricato il colorante nel Lauch. Quest’ultimo, trovato in possesso di lattine e con le mani visibilmente macchiate di colorante, “non ha cercato di negare i fatti” ed “è stato consegnato alla Polizia nazionale dopo il suo arresto” nel pomeriggio di sabato 16 settembre, aggiungono le Brigate Verdi di Colmar.
“Io stesso ho potuto constatare l’impatto sulla fauna acquatica di questo colorante disperso in grandi quantità”, continua il sindaco Straumann, che per ora non ha ancora deciso se sporgerà denuncia contro il collettivo ambientalista. “Osserveremo come evolve la situazione e decideremo se dare seguito o meno. Il solo inquinamento visivo è enorme”, afferma. Per il momento, precisa ancora il sindaco, l’arrestato non è stato posto in custodia dalla Polizia, ma ha semplicemente ricevuto una multa.
Éric Straumann ricorda infine che lui stesso si è sempre opposto alla Stocamine: “io sostengo la loro causa!”, afferma riguardo agli attivisti ambientali. “Sono stato uno dei primi ad adottare una risoluzione contro lo stoccaggio di questi rifiuti quando ero Presidente del consiglio generale dell’Alto Reno, nel 2016. Ma allora ero solo e non ho visto alcuna azione da questo movimento ecologico…”
La sera di lunedì 18 settembre, il gruppo Extinction Rebellion di Strasburgo ha reagito alle accuse del sindaco in un comunicato stampa, affermando che per il momento “non è stato dimostrato alcun legame materiale tra la colorazione del Lauch e la morte di questi pesci“. Il movimento afferma di essere a conoscenza di video che mostrano due pesci morti sulla superficie dell’acqua, ma secondo gli attivisti uno di questi due pesci era già morto prima della loro azione. “Speriamo sinceramente che il municipio effettui i controlli igienici necessari per comprendere i dettagli di questa situazione”, aggiunge Extinction Rebellion.