Dopo gli orsi, i lupi: autorizzato l’abbattimento di due esemplari in Alto Adige

In base alla legge provinciale, il governatore Arno Kompatscher ha firmato l'ordinanza di abbattimento di 2 lupi nella zona di Selva dei Molini, in Alto Adige
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In base alla nuova legge altoatesina e alle perizie e alle valutazioni esterne ricevute, il Presidente della Provincia autonoma Arno Kompatscher ha autorizzato l’abbattimento di due lupi nella zona di Selva dei Molini. A partire dal mese di giugno, diversi capi di bestiame sono stati predati in quattro alpeggi designati come aree di protezione dei pascoli, informa la Provincia in una nota. L’abbattimento di due lupi è consentito in un raggio di 10 chilometri quadrati dalle predazioni accertate. La rimozione è di competenza del Corpo forestale provinciale.

L’autorizzazione di rimozione ha una validità di 60 giorni dalla data della firma. I requisiti di base per un’autorizzazione di rimozione – secondo la Provincia – sono soddisfatti, secondo la valutazione degli esperti del Servizio forestale provinciale e degli esperti legali della Provincia. “La popolazione di lupi in Provincia non è affatto in pericolo”, viene precisato. “Vi sono prove evidenti della presenza di 29 animali e la popolazione è cresciuta costantemente negli ultimi 10 anni“.

Ciò è confermato anche dal parere del docente universitario Klaus Hackländer, direttore dell’Istituto di biologia della fauna selvatica e gestione della caccia della Università delle risorse naturali e delle scienze della vita di Vienna. L’autorizzazione è stata redatta dagli esperti del Servizio forestale provinciale in collaborazione con l’Avvocatura della Provincia, dopo una profonda analisi delle perizie ricevute dall’Osservatorio faunistico e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Sono state inoltre incluse le valutazioni di esperti esterni. La rimozione è stata decisa in conformità alle disposizioni di legge applicabili e in considerazione della situazione attuale, conclude la nota.

Nel frattempo, in Trentino una nuova ordinanza del Presidente Fugatti per l’abbattimento di un’orsa (F36) ha scatenato le reazioni delle associazioni animaliste, che hanno fatto ricorso al Tar. In Trentino, vivono un centinaio di orsi, che solo sporadicamente confinano verso il vicino l’Alto Adige.

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