Quando sulla Libia orientale si è abbattuto il ciclone Daniel è caduta, in 24 ore, 260 volte la media mensile di pioggia. Uno “straordinario diluvio“, sottolinea la BBC, evidenziando che nella regione di solito in tutto il mese di settembre cade solo 1,5 mm di pioggia. L’Est è stato colpito domenica sera da drammatiche inondazioni: la città più colpita è stata Derna, dove le alluvioni hanno fatto crollare due dighe e l’acqua si è riversata nel Wadi Derna, una valle che attraversa la città, distruggendo gli edifici e spazzando via le persone, in alcuni casi fino al mare.
Sono oltre 3mila i corpi sepolti finora nella città libica, secondo un dato aggiornato a stamattina, mentre il procedimento è ancora in corso per altri 2mila corpi: è quanto ha riferito il Ministro della Sanità dell’est della Libia, Othman Abduljaleel, aggiungendo che la maggior parte dei morti è stata sepolta in fosse comuni fuori Derna, mentre altri sono stati trasferiti in città vicine.
Secondo l’ultimo bilancio ufficiale, fornito dal portavoce del Servizio di ambulanza e soccorso Osama Ali ad Al-Ahrar di cui riferisce Al Arabiya, sono 5.500 i morti causati dall’alluvione in Libia, di cui circa 5.300 nella sola città di Derna. Le autorità locali ritengono che il bilancio delle vittime potrebbe essere molto più alto di quello annunciato. Il sindaco di Derna Abdel-Raham al-Ghaithi ha riferito che in città il bilancio potrebbe salire a 20mila morti considerando il numero di quartieri che sono stati spazzati via.