L’espansione dell’energia eolica in Germania si trova ad affrontare un ostacolo inaspettato: i costruttori hanno bisogno di permessi per trasportare le pesanti turbine lungo le strade del Paese, e l’attesa è di mesi. Con un arretrato di oltre 15mila richieste di approvazione, le aziende affermano che i loro progetti sono fortemente in ritardo, con costi di stoccaggio prolungati per segmenti di torri in acciaio, generatori e pale che ammontano a milioni.
“Supponendo che non cambi nulla, entro la fine dell’anno potrebbe costare 115 milioni di euro in più,” ha dichiarato a Reuters Felix Rehwald, portavoce del produttore di turbine eoliche Enercon. Per trasportare carichi pesanti su ponti e autostrade sono necessari permessi di trasporto. A volte le strutture e la segnaletica stradale devono essere smantellate e per alcuni carichi è necessaria la scorta della polizia, mentre per altri è possibile viaggiare solo di notte. “Attualmente è una delle sfide più urgenti per noi e per i nostri concorrenti,” ha aggiunto Rehwald. I ritardi nell’ottenimento dei permessi costano all’azienda migliaia di euro al giorno, ha proseguito Rehwald, aggiungendo che le restrizioni potranno solo aumentare man mano che la costruzione degli impianti eolici aumenterà verso la metà del prossimo anno.
La Germania mira a ottenere l’80% della propria elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030, di cui 115 gigawatt dovrebbero provenire dall’eolico a terra, ma la mancanza di permessi di trasporto mette a repentaglio tale obiettivo. Per il trasporto di una turbina eolica sono necessarie in media circa 150 autorizzazioni, per le gru da 100 a 120 e per i componenti di turbine 60, secondo uno studio pubblicato lo scorso anno dall’associazione di ingegneria VDMA. Senza un’unica legge che regoli il trasporto di carichi pesanti, ogni stato federale richiede inoltre documenti diversi. I documenti vengono inviati utilizzando un software che risale al 2007 e secondo linee guida generali che risalgono al 1992, ma ogni autorità ha le proprie norme amministrative per le richieste di autorizzazione, ha spiegato Sebastian Steul, ricercatore della VDMA. Il forte aumento del numero di richieste derivante dall’aumento dell’energia eolica sta contribuendo ai ritardi, così come le cattive condizioni di alcuni ponti e strade e le diverse interpretazioni dei regolamenti da parte delle autorità, ha evidenziato l’esperto.