Dai sintomi iniziali al vaccino: i fattori del Long Covid

Diversi fattori svolgono un ruolo importante nello sviluppo dei sintomi del Long Covid e nel processo di recupero
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In un recente studio pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe, i ricercatori hanno condotto un’analisi prospettica di coorte nell’arco di 2 anni per caratterizzare sistematicamente l’evoluzione e la presentazione clinica del Long Covid, compresi i fattori associati con l’insorgenza e il recupero e le diverse sottosindromi che potrebbero essere presenti.

La condizione affligge circa il 5%-10% degli individui che sopravvivono a una sindrome respiratoria acuta grave da SARS-CoV-2. Si manifesta con un’ampia gamma di sintomi quali stanchezza debilitante, mancanza di respiro, malessere post-sforzo e altre condizioni mediche che provocano conseguenze fisiche, psicologiche e sociali, con un impatto cumulativo sulla qualità della vita.

A causa della mancata comprensione della fisiopatologia del Long Covid e dell’assenza di biomarcatori diagnostici validati o di trattamenti efficaci, le definizioni cliniche attualmente utilizzate per gestire la sindrome sono imprecise. Inoltre, non è chiaro se abbia un’unica base o combini varie sottosindromi non collegate con fisiopatologie indipendenti.

Lo studio

Nello studio “Determinants of the onset and prognosis of the post-COVID-19 condition: a 2year prospective observational cohort study“, i ricercatori hanno esaminato una potenziale coorte di individui sopravvissuti al Covid e che avevano visitato un centro COVID in Spagna: questa struttura comprende un team di medici, psicologi e infermieri e fornisce assistenza multidisciplinare a oltre 1.200 pazienti affetti da Long Covid.

Per la diagnosi sono stati utilizzati i criteri stabiliti dall’OMS, che definisce il Long Covid come la presenza di sintomi ininterrotti o recidivanti correlati all’infezione da SARS-CoV-2 per un minimo di 3 mesi dopo l’insorgenza del Covid.

È stato inoltre esplorato l’impatto della vaccinazione anti-Covid sui sintomi del Long Covid a breve termine. I dati di base includevano informazioni demografiche, eventuali comorbilità presenti al momento dell’infezione da SARS-CoV-2, test diagnostici, requisiti di ospedalizzazione, ricovero nell’unità di terapia intensiva e necessità di ventilazione meccanica.

I risultati

I risultati hanno indicato che i sintomi acuti di Covid e altri fattori, come fattori socioeconomici e condizioni mediche preesistenti, svolgono un ruolo importante nello sviluppo dei sintomi del Long Covid e nel processo di recupero. La presentazione di sintomi come mal di testa, affaticamento, tachicardia, problemi neurosensibili e neurocognitivi e dispnea durante l’esordio del Covid sono stati associati allo sviluppo del Long Covid.

Dei tre cluster individuati in base ai sintomi, è stato riferito che quelli appartenenti al cluster A, caratterizzato da affaticamento, si sono ripresi dai sintomi del Long Covid durante le visite di follow-up. Inoltre, i soggetti ricoverati in terapia intensiva, che avevano manifestato alterazioni del senso del gusto o dell’olfatto e perdita di appetito o che soffrivano di comorbilità cardiovascolari sono stati indicati come soggetti con probabilità di recupero dai sintomi del Long Covid Coloro con ridotta attenzione, dolore muscolare, tachicardia o dispnea hanno mostrato una probabilità molto inferiore di recupero dal Long Covid.

Per esplorare l’impatto a breve termine della vaccinazione SARS-CoV-2 sui sintomi del Long Covid, ai partecipanti è stato chiesto se la vaccinazione avesse migliorato o peggiorato, in modo transitorio (entro 1 mese dopo la vaccinazione) o in modo duraturo (≥1 mese), i sintomi associati al Long Covid, in rapporto alle condizioni generali durante il mese precedente la somministrazione del vaccino.

La maggior parte (217/288, 75,3%) degli individui con Long Covid e almeno una dose di vaccino non hanno riscontrato alcun cambiamento nei sintomi persistenti dopo la prima dose. Solo 3 partecipanti allo studio hanno riferito un miglioramento dei sintomi dopo la prima immunizzazione, mentre 25 pazienti con Long Covid  hanno descritto un peggioramento dei sintomi in corrispondenza dell’immunizzazione (transitorio in 21 e prolungato in 4). La maggior parte delle persone che hanno riferito un peggioramento dei sintomi dopo la prima dose di vaccino, si sono sentite peggio anche dopo le vaccinazioni successive.

Nel complesso, i risultati hanno riportato che, mentre alcuni cluster di sintomi indicano una maggiore probabilità di recupero dal Long Covid, le condizioni mediche preesistenti, la gravità dei sintomi iniziali del Covid-19 e i fattori socioeconomici svolgono un ruolo importante nella prognosi dei pazienti con Long Covid.

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