Il Giappone ha lanciato 2 ambiziose missioni oggi: un pionieristico lander lunare e un potente telescopio spaziale a raggi X. Un razzo H-2A con a bordo il lander lunare SLIM e il telescopio spaziale XRISM è decollato dal Centro spaziale di Tanegashima oggi alle 01:42 ora italiana. Il liftoff è avvenuto circa 10 giorni dopo rispetto a quanto inizialmente previsto, a causa delle avverse condizioni meteo.
Entrambi i veicoli spaziali sono stati dispiegati nei tempi previsti, in sequenza, meno di un’ora dopo il decollo. Se tutto andrà secondo i piani, tra qualche mese SLIM (“Smart Lander for Investigating Moon”) tenterà di effettuare il primo atterraggio morbido sulla Luna del Giappone: un allunaggio preciso che aprirà la strada a imprese ancora più ambiziose
Il Giappone punta alla Luna
SLIM è una piccolo veicolo, che misura solo 2,4 metri di altezza, 2,7 metri di lunghezza e 1,7 metri di larghezza. Al decollo, l’ago della bilancia pesava circa 700 kg, ma circa il 70% di quel peso è propellente. SLIM viaggerà su un percorso lungo, circolare ed efficiente in termini di consumo di carburante, raggiungendo finalmente l’orbita lunare 3 tre o 4 mesi. Poi osserverà la superficie lunare per un altro mese circa prima di tentare un atterraggio all’interno del cratere Shioli, una struttura d’impatto larga 300 metri che si trova a 13 gradi di latitudine Sud, sul lato visibile della Luna.
La sonda mira ad atterrare entro 100 metri da un punto target all’interno del cratere Shioli: un touchdown più preciso rispetto a quanto tentato dai precedenti lander lunari. L’obiettivo è dimostrare la tecnologia di atterraggio preciso che potrebbe aprire la strada a un’esplorazione più ampia.
SLIM trasporta anche 2 minisonde, che verranno dispiegate sulla superficie lunare dopo l’atterraggio: aiuteranno il team di missione a monitorare lo stato del lander più grande, a scattare foto del sito di atterraggio e a fornire un “sistema di comunicazione indipendente per la comunicazione diretta con la Terra“, ha spiegato JAXA.
SLIM non è il primo lander lunare costruito da JAXA. Il minuscolo velivolo OMOTENASHI dell’agenzia è stato uno dei 10 cubesat lanciati con la missione lunare Artemis I della NASA nel novembre 2022. Artemis I ha avuto successo, OMOTENASHI no: il suo team non è riuscito a stabilire la comunicazione con la piccola sonda in tempo per il tentativo di atterraggio previsto. Inoltre un altro lander giapponese ha già provato a atterrare sulla Luna: Hakuto-R della società ispace ha raggiunto l’orbita lunare – un enorme risultato per un veicolo spaziale privato – ma si è schiantato durante il tentativo di atterraggio lo scorso aprile.
Il successo di SLIM sarebbe quindi storico. Finora solo 4 nazioni hanno effettuato un atterraggio morbido sulla Luna: Unione Sovietica, Stati Uniti, Cina e India. L’India è entrata a far parte di questa lista esclusiva proprio il mese scorso, quando la missione Chandrayaan-3 è atterrata vicino al Polo Sud lunare.
Il telescopio spaziale a raggi X XRISM
SLIM è il payload secondario del lancio. Il veicolo principale è XRISM, diretto verso l’orbita terrestre bassa. La “X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission” è una collaborazione che coinvolge JAXA, NASA e l’Agenzia spaziale europea. Come suggerisce il nome completo, il telescopio studierà l’universo nella luce dei raggi X ad alta energia. L’osservatorio si concentrerà in particolare sul gas surriscaldato che circonda gli ammassi di galassie.
XRISM non è l’unico telescopio a raggi X a studiare il cielo dall’orbita terrestre. Lassù in questo momento, ad esempio, ci sono anche l’Osservatorio a raggi X Chandra della NASA e XMM-Newton dell’ESA, entrambi lanciati nel 1999, così come NuSTAR della NASA, decollato nel 2012.