Incendi, in 9 mesi bruciati 86mila ettari di boschi: le province più colpite

I dati diffusi dell'Ispra sugli incendi che hanno colpito l'Italia nei primi 9 mesi del 2023: Palermo è la provincia più interessata dai roghi
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L’Ispra rende noto che, dall’1 gennaio al 23 settembre, in Italia risulta in aumento l’estensione delle aree percorse da grandi incendi boschivi, che nel 2023 che ha superato gli 86mila ettari, di cui oltre il 15% erano coperti da ecosistemi forestali. Gli ecosistemi forestali maggiormente coinvolti risultano, con buona approssimazione, porzioni di macchia mediterranea e boschi di leccio (64%) e superfici ricoperte da boschi e rimboschimenti di conifere (18%). Quasi il 90% delle aree bruciate fino ad oggi risultano tra Sicilia (70%) e in Calabria (18%), spiega ancora l’Ispra. La provincia Palermo risulta la più colpita (con 23mila ettari, di cui il 18% foreste), a seguire le provincie di Agrigento (9 900 ha, il 2% di foreste), Reggio Calabria (9 718 ha, il 18% di foreste), Messina (6 589 ha, 20% di foreste), Caltanissetta (6 500 ha, il 5% foreste), la provincia di Trapani (5 350 ha, il 9% di foreste), Siracusa (4 378 ha, il 23% di foreste), Cosenza (3 178 ha, 12% foreste), Catania (3 082 ha, 16% foreste) ed Enna (2 050 ha, il 25% foreste).

Dall’1 gennaio 2023 all’ultimo aggiornamento disponibile European Forest Fire Information System (EFFIS) del 23 settembre, sono stati rilevati dal sistema Copernicus Management Emergency 945 grandi incendi boschivi, per una superficie totale di 86.595 ettari, di cui il 15% erano coperti da ecosistemi forestali. Le stime prodotte da Ispra evidenziano che le aree boschive percorse da incendio, per i primi 9 mesi del 2023, si suddividono in: 1666 ha di latifoglie decidue (es. querceti, castagneti e faggete), 8278 ha di latifoglie sempreverdi (leccete e macchia mediterranea), 2385 ha di conifere (pinete mediterranee e abetaie) e 714 ha di boschi misti (non classificati).

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