Proseguono le attività di test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione di cui si sta dotando l’Italia. Domani, 19 settembre, è il turno di Basilicata, Lombardia e Molise. Seguiranno:
- 21 settembre Lazio, Valle d’Aosta e Veneto
- 26 settembre Abruzzo e Provincia Autonoma di Trento
- 27 settembre Liguria
- 13 ottobre Provincia Autonoma di Bolzano
IT-Alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. IT-Alert è attualmente in fase di sperimentazione. Quando sarà operativo, solo per specifici eventi emergenziali, il Servizio Nazionale della protezione civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento.
IT-Alert, infatti, si affianca ai sistemi di allarme già esistenti anche a livello locale, non è salvifico in sé, ma è finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo.
IT-Alert si basa sulla tecnologia “cell-broadcast”, per cui, una volta attivato un allarme per una data zona, viene trasmesso un messaggio unidirezionale dai ripetitori GSM verso i dispositivi presenti nella relativa zona di copertura. Il messaggio IT-Alert viene ricevuto da chi si trovi nella zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso e abbia un cellulare attivo. Il sistema non invia un SMS, non utilizza nessuna app, non raccoglie nessun dato del dispositivo, compresa la posizione. La stessa tecnologia è utilizzata da tempo in molti Paesi europei e non in caso di gravi emergenze.
La prima fase della sperimentazione consisterà esclusivamente nell’invio di un “messaggio di test” con lo scopo di far conoscere il nuovo strumento e di divulgare il relativo sito web in cui, chi vorrà, potrà compilare un questionario utile a migliorare il servizio in futuro.