Quest’estate l’Europa è stata colpita da un’ondata di caldo feroce, che ha alimentato incendi in diversi Paesi. L’immagine realizzata dal satellite Copernicus Sentinel-1 mostra le cicatrici lasciate dalle fiamme a Rodi. Tra il 18 e il 28 luglio 2023 sono scoppiati incendi devastanti sull’isola greca: violenti roghi hanno distrutto quasi 18mila ettari di terreno, numerosi edifici, intrappolato animali e costretto all’evacuazione di massa di migliaia di turisti.
La foto in alto è stata realizzata a partire da 2 immagini radar Copernicus Sentinel-1, una del 12 luglio e una del 24 luglio, per mostrare come è cambiato il terreno tra le due acquisizioni. Le sfumature di grigio indicano le aree in cui si sono verificati cambiamenti minimi o nulli. Sfumature di rosso, che si estendono principalmente dalla regione montuosa al centro dell’isola fino alla costa meridionale, rappresentano l’estensione dell’area bruciata, che copre circa 13mila ettari. Il lago di Gadoura, visibile in nero al centro dell’isola, era circondato dagli incendi, come evidenziato dalle zone rosse.
La città di Rodi è l’area bianca nella punta più nordorientale dell’isola, mentre la sagoma dell’Aeroporto Internazionale risalta in nero sulla costa sud-occidentale della città. Le piste in nero a Sud dell’aeroporto fanno parte dell’aeroporto di Rodi Maritsa.
I satelliti per l’osservazione della Terra, come le missioni Copernicus Sentinel, offrono un aiuto dal cielo per monitorare e mappare attentamente queste situazioni di crisi su scala sia regionale che globale e fornire preziose informazioni per la risposta alle emergenze.