La Space Force ha bucato l’alta atmosfera della Terra

Osservato debole bagliore rosso, segno rivelatore di un buco nella ionosfera
MeteoWeb

Un razzo che ha trasportato in orbita un satellite della Space Force statunitense potrebbe avere bucato l’alta atmosfera della Terra, dopo essere decollato con sole 27 ore di preavviso: un nuovo record per il minor tempo trascorso dal via libera al lancio effettivo. Firefly Aerospace, società incaricata dalla Space Force, ha lanciato uno dei suoi razzi Alpha dalla base spaziale di Vandenberg in California il 14 settembre alle 22:28 ora locale. Il lancio non è stato reso noto o trasmesso in live streaming, una totale sorpresa per la comunità dell’esplorazione spaziale. Il razzo trasportava il satellite Victus Nox della Space Force, che eseguirà una missione che aiuterà l’ente USA a tenere d’occhio ciò che sta accadendo nell’ambiente orbitale.

Il razzo ha attirato l’attenzione dopo avere creato un enorme pennacchio di scarico che è stato osservato da più di 1.600 km di distanza. Dopo che il pennacchio si è dissipato, però, in cielo è rimasto un debole bagliore rosso, segno rivelatore che il razzo ha creato un buco nella ionosfera, la parte dell’atmosfera terrestre dove i gas vengono ionizzati, che si estende tra 80 e 700 km sopra la superficie terrestre.

Questo non è il primo “buco ionosferico” osservato quest’anno. A luglio, il lancio di un razzo SpaceX Falcon 9 ha creato un’enorme macchia rossa sopra l’Arizona visibile per centinaia di km.

I razzi creano buchi ionosferici quando il carburante del loro secondo stadio brucia nella parte centrale della ionosfera, tra 200 e 300 km sopra la superficie terrestre. A questa altezza, l’anidride carbonica e il vapore acqueo provenienti dallo scarico del razzo provocano la ricombinazione degli atomi di ossigeno ionizzato o la formazione di normali molecole di ossigeno. Questo processo eccita le molecole e le porta ad emettere energia sotto forma di luce. E’ qualcosa di simile al modo in cui si formano le aurore, tranne per il fatto che le luci danzanti sono causate dalla radiazione solare che riscalda i gas.

I buchi nella ionosfera non rappresentano una minaccia per le persone sulla superficie terrestre e si chiudono naturalmente entro poche ore quando i gas ricombinati vengono reionizzati.

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