Terremoto tra Toscana e Romagna: “Tredozio il paese più colpito”, domani a scuola in tenda

A Tredozio domani è previsto il ritorno a scuola, nelle tende: sono state allestite 9 strutture dalla Protezione Civile
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Siamo reduci con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il sottosegretario alla presidenza della Giunta dell’Emilia-Romagna, Davide Baruffi, dal sopralluogo ai Comuni colpiti da terremoto di ieri mattina e in particolare al Comune di Tredozio. Sono Comuni che hanno una situazione già problematica per le frane e gli alluvioni” del maggio scorso e “a Tredozio nelle ultime ore oltre 100 famiglie che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni“: è quanto ha affermato il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, nel corso di un incontro in Regione Emilia-Romagna. “A Tredozio ci sono stati anche danni agli edifici pubblici, come il Comune, la scuola e una parte della casa di riposo. È un contesto che non vede evoluzioni positive“.

Proprio a Tredozio domani è previsto il ritorno a scuola, però nelle tende. Sono state allestite 9 strutture dalla Protezione Civile per ospitare da subito l’attività didattica. Le scuole del paese infatti sono state dichiarate inagibili, ma i ragazzi, circa una novantina, riprenderanno regolarmente le lezioni già domani. “Non c’è pace per questo territorio – ha affermato il presidente Stefano Bonaccini – La scossa di ieri ha riguardato comunità già pesantemente colpite dall’alluvione di maggio, dove i segni delle frane e i forti disagi sulla viabilità sono ben visibili. Ma come sempre in queste settimane drammatiche, ho trovato tra la gente una straordinaria forza d’animo e sindaci pronti a reagire con determinazione. La Regione è al lavoro insieme alla Protezione civile per rispondere a tutte le necessità più urgenti, a partire dell’immediata ripresa dell’attività didattica e dalla prima sistemazione di chi ha la propria abitazione inagibile. Siamo già in contatto col capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per verificare le modalità di risposta più adeguate a questa nuova emergenza“.

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