Diversi giorni di forti piogge hanno provocato inondazioni nel Ghana orientale, costringendo quasi 26mila persone ad evacuare le loro case su richiesta delle autorità. Lo ha riferito l’organizzazione nazionale per la gestione dei disastri del Ghana (Nadmo). Dopo lo straripamento di due dighe idroelettriche, Akosombo e Kpong, i campi sono andati completamente distrutti in questa regione situata intorno al lago e al fiume Volta mentre le autorità hanno dovuto chiudere le scuole. Si tratta delle peggiori inondazioni registrate in questa regione almeno dal 2010, secondo Seji Saji, il vice capo della Nadmo, che precisa però che finora non si registrano morti.
“Abbiamo trasferito la maggior parte delle persone colpite in un luogo sicuro. Circa 26.000 persone, principalmente donne e bambini, sono state sfollate. Hanno bisogno di acqua, cibo e medicine e stiamo lavorando con il governo per fornirglieli”, ha affermato Saji.
La marina del Ghana ha annunciato di aver tratto in salvo più di 8.000 residenti bloccati a causa dell’innalzamento delle acque in questa regione. Le operazioni di salvataggio continuano e il Presidente Nana Akufo-Addo ha istituito un comitato per coordinare gli sforzi di salvataggio.