Manovra, riduzione del canone Rai in bolletta

''Un quarto del canone Rai non viene più pagato in bolletta'', ha spiegato il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti
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Nella manovra approvata dal Consiglio dei Ministri, “c’è il primo intervento sul canone Rai che viene tagliato dalla bolletta dei contribuenti italiani“. Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. ”Un quarto del canone non viene più pagato in bolletta’‘, ha spiegato il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa. Giorgetti ha detto che il canone pagato in bolletta passerà da 20 euro a 15, ovvero sull’anno passa da 90 a 70 euro.

Il Governo reputa fondamentale il Servizio pubblico radio-televisivo e intende rafforzarlo e valorizzarlo con una più corretta gestione delle risorse anche grazie alla nuova governance”, affermano fonti di Palazzo Chigi, precisando che la riduzione del canone Rai in bolletta da 90 a 70 euro “comporta un minor esborso complessivo da parte degli italiani per 440 milioni, importo che sarà in gran parte compensato dallo Stato alla Rai per spese relative agli investimenti. Di conseguenza, la dotazione complessiva per la società subisce solo una modifica di lieve entità, pari a 20 milioni, in linea con i tagli per tutti i Ministeri”.

Codacons: “il canone va abolito, non ridotto”

Il canone Rai “è l’imposta più odiata dagli italiani, e non va tagliato ma abolito definitivamente, con la Rai che deve concorrere ad armi pari con le tv commerciali”. Lo afferma il Codacons, commentando la Manovra che prevede un taglio di 20 euro annuo sul costo del canone in bolletta. “L’inserimento del canone nelle fatture elettriche ha rappresentato una vera e propria vessazione a danno degli utenti, che si sono ritrovati a pagare bollette più salate a causa della decisione assunta dall’allora Governo Renzi – ricorda il Codacons – La questione finì anche dinanzi al Tar del Lazio, dove la nostra associazione presentò un ricorso per contestare la misura in virtù dell’illogicità della riscossione di un tributo legato al possesso del televisore attraverso le bollette elettriche. Un taglio di appena 20 euro sul costo del canone non può apparire sufficiente, e riteniamo che i tempi siano oramai maturi per procedere ad una abolizione totale del canone Rai, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria – aggiunge il Codacons – Senza contare che il canone inserito in bolletta aggrava la spesa degli utenti per le forniture elettriche, che rischiano di salute ulteriormente nelle prossime settimane per effetto della guerra in Israele”.

 

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