“Il Ministero del Turismo ha inserito la Strada Regia delle Calabrie, progetto promozionale e di valorizzazione del patrimonio culturale e sociale, in particolare dei borghi, voluto ed ideato da Archeoclub D’Italia, sul sito italia.it del Ministero stesso. Siamo entusiasti di questo grande risultato. Un grande lavoro condotto con tenacia e costanza dall’architetto Luca Esposito, autore dell’attività di ricerca durata ben 8 anni. L’architetto che è anche uno studioso, uno storico, ha percorso a piedi, palmo, palmo, il tratto da Napoli a Castrovillari. Al termine di questo lavoro è nata anche una pubblicazione ma c’è di più. La Strada Regia delle Calabrie è stata presentata ora a Rimini allo stand della Regione Campania, altro grande risultato. Siamo dinanzi ad un futuro florido per questi borghi, quelli dell’Appennino campano, lucano e calabro. Siamo dinanzi al primo cammino che vede Napoli protagonista”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio. Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
“La Strada Regia delle Calabrie rappresenta un progetto straordinario di valorizzazione di un’arteria strategica e storica del Sud Italia – ha dichiarato Luca Coppola, Presidente del Consorzio Turistico Costa del Vesuvio – che oltre a costituire un prezioso scrigno di memoria di luoghi e territori, ci proietta nel solco di un turismo sostenibile e di qualità. In qualità di Presidente del Consorzio Costa del Vesuvio ho riscontrato un grande interesse presso la Fiera del turismo di Rimini, da oggi lanciamo l’inizio di un percorso comune insieme all’Archeoclub che può portarci lontano verso obiettivi più alti di promozione internazionale del territorio”.
La Strada Regia delle Calabrie, il cammino che non è solo un cammino
“Non siamo dinanzi solo alle decine di taverne ottocentesche ritrovate, nel cuore dei boschi dell’Appennino, ma siamo dinanzi a ben 44 comuni che hanno già aderito al progetto di promozione turistica. Borghi che al loro interno hanno musei, centri storici spesso sconosciuti. Numerosi e importanti i ritrovamenti archeologici lungo la Strada Regia delle Calabrie. A Nocera Superiore, nel Salernitano sono riemersi i resti di una imponente muratura che potrebbero appartenere alla grande cinta muraria dell’antica Nuceria Alfaterna. Straordinario il ritrovamento di una tomba del III-IV secolo a.C. nell’area della necropoli di Pontecagnano Faiano. La “tomba del guerriero” come subito è stata ribattezzata, presenta una camera con porta e pareti meravigliosamente affrescate, che celebrano il ritorno di un guerriero con festoni e melograni! Il sito dell’antica Picentia, rappresentato sulla Tabula Peutingeriana, era un importante nodo di scambio sulla via Popilia. A Laino Borgo portato alla luce il luogo di culto dedicato ad una divinità femminile. A Castrovillari è venuto alla luce basolato stradale risalente all’epoca romana. Sono tutte scoperte recenti di queste settimane. Ancora più straordinario, il ritrovamento, di questi giorni, di un luogo di culto dedicato a una divinità femminile in località Santa Gada, nel comune di Laino Borgo. A Castrovillari, durante i lavori di scavo per l’ammodernamento delle reti Enel, sono stati portati alla luce resti di un basolato stradale di epoca romana“, ha continuato Esposito.
“E adesso la Strada Regia delle Calabrie è promossa sul sito del Ministero del Turismo. Ben 8 anni di studio, di grande attività di ricerca che ho personalmente condotto sul campo, hanno portato ad una pubblicazione e alla scoperta di antiche taverne ottocentesche, ma anche di tracciati romani, di luoghi che hanno ospitato importanti personalità ma anche viandanti e scrittori del Gran Tour o interi eserciti. Abbiamo ritrovato ad esempio le sorgenti dove si fermò Cicerone, ma anche la Fontana della Regina Margherita. Molte di queste trattorie e anche le stesse stazioni postali di un tempo sono nel cuore di boschi e campagne in quanto abbiamo ritrovato la Napoli – Reggio Calabria dell’ ‘800. Abbiamo anche riscoperto l’antico collegamento di epoca romana che lega Campania, Basilicata e Calabria. Tutto questo studio è stato trasformato anche in una pubblicazione di ben 200 pagine. Ed oggi, grazie proprio a tale studio, siamo riusciti anche a georeferenziare la Via Regia delle Calabrie, la cui storia non è necessariamente legata a quella Borbonica ma anche ad una storia antica, soprattutto romana. Ad esempio ci sono incroci con le antiche strade come la Via Popilia, la consolare romana di 2000 anni fa, musei sconosciuti, palazzi nobiliari, percorsi fluviali, almeno 40 comuni ma tanti borghi e frazioni ed ancora decine di stazioni di posta ottocentesche con le aree di servizio e di sosta di un tempo e più di 30 ponti di epoca antica, soprattutto romana. Su questa strada ci hanno camminato Carlo V d’Asburgo, Giuseppe Bonaparte, Gioacchino Murat, il Cardinale Ruffo, Garibaldi, Pisacane, ma anche i grandi eserciti romani o ancora degli alleati. Sono circa 430 Km con ben 5 siti Unesco. Siamo in presenza di un importante itinerario turistico che andrà a salvaguardare i piccoli centri dal rischio dello spopolamento”, ha concluso Esposito.